È stato da poco accertato che luglio 2019 è stato il mese più caldo mai registrato nel mondo negli ultimi 140 anni. Tutto questo calore influenza la digestione? Sì, il caldo rallenta la digestione e quando la digestione è più lenta compaiono sintomi quali pesantezza e gonfiore addominale, nausea, dolori addominali, talvolta crampi, retrogusto amarognolo in bocca, meteorismo e grande sonnolenza dopo i pasti.
«La vasodilatazione arteriosa indotta dalle elevate temperature, infatti, non favorisce l’adeguato afflusso del sangue nell’apparato digerente e pertanto i processi digestivi sono rallentati. Ecco, quindi, che se già la digestione di alcuni cibi è difficoltosa in generale, lo diventa ancora di più quando le temperature sono molto elevate» commenta Angelo Zullo, gastroenterologo presso l’Ospedale Nuovo Regina Margherita di Roma e Consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri (AIGO).
Per lavorare con efficienza nonostante il caldo, dunque, l’apparato digerente deve essere messo in condizione di poter funzionare al meglio. L’alimentazione di conseguenza, dovrebbe essere adeguata alla temperatura questo significa che sono banditi i piatti di difficile digestione, perché elaborati, complessi, molto abbondanti e ricchi di grassi. Meglio scegliere piatti freschi, ricchi di verdura ed evitare cibi fritti, carni rosse o processate.
Attenzione a cosa si beve
Un’ altra regola importante per aiutare la lenta digestione estiva è fare molta attenzione a cosa si beve. Se è vero che bisogna idratarsi correttamente avendo cura di reintegrare i liquidi persi con la sudorazione, è altrettanto importante non assumere bevande troppo fredde che potrebbero essere responsabili di congestione. «Il desiderio di trovare refrigerio dalla calura induce ad assumere bevande fredde se non ghiacciate. Introdurre nello stomaco una bevanda a bassa temperatura, però, soprattutto se lo si fa in breve tempo, può indurre un ridotto deflusso del sangue venoso dallo stomaco che diventa così “congesto” e funziona male. Oltre al determinare dolore addominale, può comparire malessere generale, talvolta anche importante. L’introduzione di bevande troppo fredde, ma anche l’esposizione dell’addome a sbalzi di temperatura, come entrare accaldati in acqua o in ambienti con aria condizionata troppo bassa, sono quindi da evitare» commenta il dottor Zullo.
No all’alcol e alle bevande zuccherate
Non basta fare attenzione alla temperatura di quello che si beve è importante anche cercare di evitare l’alcol e le bevande zuccherate come chiarisce ancora l’esperto: «L’alcool è un vasodilatatore e, se assunto in quantità considerevoli, può peggiorare la funzione dell’apparato digerente per i motivi che abbiamo appena detto. Le bibite zuccherate, invece, contengono alcune sostanze poco digeribili dal nostro intestino che favoriscono la fermentazione da parte della flora batterica del colon e possono perciò peggiorare il gonfiore addominale, spesso già accentuato da una digestione lenta».
Spezie con moderazione
D’estate, non bisogna neppure esagerare con le spezie, in particolare con il peperoncino. Se da una parte, infatti, il peperoncino in piccole dosi aiuta la digestione, in grosse quantità riscalda e quindi può aumentare la sensazione di caldo e incentivare la sudorazione, come conclude anche il dottor Zullo: «Quando ci troviamo in condizioni di clima sfavorevole, come nel caldo intenso, è buona norma, in definitiva, non “stressare” il nostro intestino con cibi o bevande che causano alterazioni del regolare afflusso sanguigno, indispensabile per un suo corretto funzionamento».