ROMA - Il Centro per la Rilevazione del Danno mobbing compatibile della Asl RmD, nato nel 2007, chiuderà a breve. La notizia è stata data, con una nota, dal suo Direttore, Enzo Cordaro, che insieme agli altri operatori del Centro chiede che la decisione, presa dall'azienda con un atto di indirizzo aziendale lo scorso 11 maggio, venga rivista.
"La chiusura del Centro per la rilevazione del danno biologico da patologie compatibili con il mobbing creerebbe un forte vuoto nell'assistenza ai cittadini - ha spiegato Cordaro - Centinaia di persone si sono già prenotate presso il Cup regionale e attendono di iniziare l'accertamento clinico. Sarebbe estremamente importante garantire la vita dei Centri anti-mobbing definendone una gestione regionale separata, in grado di poter garantire una adeguata e continuativa attività clinica inter-territoriale slegandola dai problemi specifici delle Aziende Sanitarie".
Il Centro ha un'affluenza elevata. "All'inizio ogni settimana c'erano circa 10 nuovi accessi - ha continuato il Direttore Cordaro - numero che non siamo riusciti a garantire vista l'esiguità del personale dedicato. L'attività ha perciò dovuto attestarsi a circa cinque nuovi accessi settimanali, definendo per cui una lista d'attesa di quasi sette mesi".
Il 70% degli utenti proviene da Roma e dalle Province del Lazio, mentre il restante 30% da tutto il territorio nazionale, in particolare da Sud e isole. Dal 2007 al 2010 sono state effettuate circa 5000 prestazioni sanitarie e sono state chiuse oltre un migliaio di certificazioni consegnate agli utenti. Il Centro, oltre a dare una certificazione conclusiva, fornisce anche sostegno psicologico.