Un anticorpo potrebbe essere la soluzione alla emicrania quando gli attacchi diventano troppo frequenti (una media di 18 giorni al mese di mal di testa) e il paziente tende ad abusare di farmaci contro il dolore.
Lo rivelano i risultati di uno studio clinico presentato al 3/o Congresso della European Academy of Neurology ad Amsterdam. L'anticorpo si chiama erenumab ed è già noto contro l'emicrania (serve a 'mettere KO' il cosiddetto recettore per il peptide CGRP, coinvolto nel dolore emicranico).

In questa sperimentazione clinica, condotta da Hans-Christoph Diener dell'Università di Duisburg-Essen, l'anticorpo è stato testato su pazienti con emicrania cronica (18 gg in media di mal di testa per ogni mese) costretti ad 'abusare' dei farmaci per contenere il dolore degli attacchi. L'anticorpo, confrontato con un placebo, dimezza la frequenza degli attacchi, riducendoli in media di 6,6 giorni al mese.
Lo studio stabilisce quindi l'utilità dell'anticorpo (già testato in fase II e III) sui pazienti più gravi.

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