La donatrice è stata una donna di 58 anni, deceduta per emorragia cerebrale in Emilia Romagna, mentre la ricevente, una piemontese di 59, in dialisi presso il Centro di Chieri da più di 10 anni e da 9 in attesa di trapianto.
La nuova tecnica consente di superare l'ostacolo degli anticorpi anti-tessuto che si sviluppano in malati che hanno problemi immunologici tali da rendere la maggioranza dei possibili donatori non adatti.
Infatti, la condizione immunologica della ricevente era particolarmente compromessa, dal momento che l'organismo aveva prodotto anticorpi anti-tessuto.
Per superare questo ostacolo il Centro Trapianti di Rene dell'ospedale torinese ha avviato già dalla fine del 2011 un programma di "desensibilizzazione", ossia di rimozione degli anticorpi dal circolo sanguigno, per favorire la possibilità di trapianto.
È stata quindi attivata la rete nazionale trapianti, dato che il trattamento ha efficacia solo temporanea e il trapianto deve poter avvenire entro una stretta finestra temporale.
Lo scorso 27 marzo si è reso disponibile la donatrice e, dopo la conferma dell'idoneità dal Centro regionale trapianti, gli specialisti delle "Molinette" hanno potuto eseguire il trapianto.