Quindi, sia che si viaggi in macchina, sia stipati dentro un treno o in un vagone della metro, più lontano è il posto di lavoro maggiore sarà il girovita del pendolare, più il viaggio casa-ufficio è lungo, più aumenta il rischio obesità e pressione alta.
L'indagine ha riguardato 4300 lavoratori pendolari americani ed è stata condotta da Christine Hoehner della Washington University presso St. Louis.
Già diverse ricerche hanno evidenziano che stare in mezzo al traffico non è un toccasana per mente e corpo, aumentando il rischio di problemi cardiovascolari e infarto.
Questo nuovo studio si è concentrato sugli effetti del pendolarismo sulla forma fisica e sulla salute cardiovascolare.
I ricercatori hanno osservato 4300 pendolari texani e notato che in media ogni 16 chilometri percorsi per recarsi da casa all'ufficio e viceversa, il loro indice di massa corporea (parametro per stimare il sovrappeso) cresce di 0,17 punti.
Inoltre cresce il loro girovita e il rischio di ipertensione. Le lunghe distanze casa-ufficio aumentano il rischio obesità di quasi il 10%.
I motivi addotti dai ricercatori sono vari: intanto chi abita lontano dall'ufficio in genere è costretto ad "alzatacce" per rispettare gli orari di lavoro e dormire poco fa ingrassare. Poi spesso per risparmiare tempo si mangia durante il viaggio, quasi sempre finendo per consumare pasti poco salutari. Infine, il tempo speso nel traffico per andare in ufficio è tolto all'attività fisica e al tempo libero, quindi i pendolari sono in media più sedentari.