Sarà perché fa tanta paura o perché i malati e i loro familiari hanno «fame» di speranza, ma sono molti - anzi troppi - i falsi miti sul cancro. Alcuni possono addirittura essere fatali. Mentre invece si continuano a ignorare le uniche e sole informazioni preziose che possono davvero aiutare a prevenire o a combattere il cancro.
Per fare chiarezza una volta per tutte, oggi nella Giornata mondiale contro il cancro, abbiamo stilato una serie di affermazioni «vere» o «false», raccolte anche grazie al contributo dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (AIRC).
IL METODO HAMER E’ UNA CURA PER IL CANCRO: FALSO
Noto anche come «nuova medicina germanica», si tratta di un metodo basato su premesse non scientifiche che ha già provocato la morte di diversi pazienti. Questa fantomatica cura si basa sul presupposto, indimostrato, che il tumore sia il frutto di un conflitto psichico. «Oltre a essere infondati, i principi del metodo negano tutto quello che è stato scientificamente dimostrato sul funzionamento dell’organismo sano e di quello malato», sottolinea Airc.
«La cosa certamente più pericolosa è che il metodo Hamer rinnega l’uso dei farmaci, provocando nei pazienti che lo seguono gravi ritardi nelle terapie e trasformando così tumori curabili in forme incurabili», aggiunge.
I VACCINI SVILUPPATI NELL’AMBITO DELLA RICERCA IMMUNOLOGICA PREVENGONO IL CANCRO: FALSO.
Chiariamolo subito: sono vaccini terapeutici che agiscono in modo completamente diverso dai classici vaccini che si utilizzano ad esempio per prevenire il morbillo o la poliomielite. «Sono vaccini che non prevengono il cancro, bensì lo attaccano agendo attraverso la stimolazione del sistema immunitario», chiarisce subito Michele Maio, direttore del dipartimento di immuno-oncologia dell’azienda ospedaliera Le Scotte di Siena, nonché ricercatore di AIRC. Si tratta di un approccio innovativo e molto promettente.
«Ci sono “vaccini terapeutici” sviluppati, testati e già in uso in clinica che sono prevalentemente inibitori dei checkpoint immunologici, cioè anticorpi che bloccano i segnali inibitori che impediscono al sistema immunitario di attaccare il cancro», spiega Maio. «Ma ci sono farmaci in grado di attivare direttamente il sistema immunitario», aggiunge.
UN TUMORE SU 3 PUO’ ESSERE PREVENUTO SEGUENDO STILI DI VITA SANI: VERO.
Il 30 per cento dei tumori si può evitare seguendo adeguati stili di vita. Non basta però solo stare attenti all’alimentazione, che comunque riveste una grandissima importanza. È importante associare a una dieta equilibrata anche un’attività fisica regolare – almeno 30 minuti di camminata al giorno – che contribuisce a diminuire del 20-40 per cento il rischio di tumore al colon, all’endometrio e del polmone, oltre a influire sulla prevenzione del cancro al seno.
SCALDARE IL CIBO USANDO IL FORNO A MICROONDE AUMENTA IL RISCHIO DI AMMALARSI DI CANCRO: FALSO.
Ad oggi non c’è alcuna evidenza che l’uso del forno a microonde aumenti il rischio di cancro e ancor meno che il cibo scaldato con questo elettrodomestico possa essere meno nutritivo di quello cotto o riscaldato in altro modo.
«I forni a microonde scaldano il cibo grazie all’azione di radiazione a radiofrequenza, dotata di una bassa quantità di energia», spiega AIRC. «Solo le radiazioni ad alta energia hanno potere ionizzante, cioè sono in grado di modificare la struttura subatomica della materia e quindi di indurre alterazioni del DNA che possono aumentare il rischio di cancro. Il cibo scaldato al microonde – continua - non è radioattivo, proprio perché non è sottoposto a radiazioni ionizzanti. Addirittura, dal punto di vista nutrizionale, in molti casi è meglio cuocere gli alimenti col microonde che con i metodi classici».
UNA DONNA PUO’ AVERE UN FIGLIO ANCHE DOPO LE TERAPIE ANTICANCRO: VERO.
Fino a pochi anni fa una diagnosi di tumore escludeva la possibilità di una gravidanza dopo la guarigione perché le terapie utilizzate per combattere la malattia possono compromettere la normale funzionalità delle ovaie e quindi la fertilità delle pazienti.
«Ma oggi la paziente oncologica può ricorrere a tecniche per preservare la capacità riproduttiva e, quindi, può rimanere incinta anche dopo trattamenti farmacologici e chirurgici importanti», assicura Antonio Pellicer, presidente del Gruppo IVI. Tra le tecniche più diffuse c’è la vitrificazione degli ovociti, che prevede la conservazione degli ovuli per il tempo necessario.
Ci sono poi in commercio farmaci, analoghi LH-RH, che agiscono mettendo a riposo le ovaie, proteggendole così dalla tossicità della chemioterapia. A dimostrarlo è stato uno studio condotto da Lucia Del Mastro, oncologa dell’IST San Martino di Genova, e sostenuto da AIRC.
IL CANCRO SI PUO’ CURARE CON IL BICARBONATO: FALSO
Nessuna ricerca scientifica ha dimostrato che il bicarbonato di sodio sia una cura efficace dei tumori umani. Questa falsa credenza può essere anche molto pericolosa.
«L’iniezione del bicarbonato per via endovenosa (o parenterale) può danneggiare gravemente gli organi sani», sottolinea AIRC. Alcuni studi in corso negli Stati Uniti stanno testando un derivato del bicarbonato di sodio, allo scopo di diminuire l’acidità intorno alla massa tumorale e studiare se questo rende la chemioterapia più efficace.
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