Come ogni anno dal 2000 a questa parte, il 29 settembre si rinnova l’appuntamento con la Giornata Mondiale per il Cuore, coordinata in Italia dalla Fondazione Italiana per il Cuore, membro nazionale della World Heart Federation.
Un momento per puntare i riflettori sulle malattie cardiovascolari. «ll numero di persone che si ammalano ogni anno di patologie cardiocircolatorie è in costante aumento. Rappresentano la prima causa di morte in Europa e in Italia», spiega Emanuela Folco, Presidente della Fondazione Italiana per il Cuore.
Ogni anno, infatti, tali disturbi sono responsabili di 17,5 milioni di morti premature; entro il 2030 si prevede che tale dato sia destinato ad attestarsi sui 23 milioni di decessi. Un numero davvero impressionante, ma che si può far scendere attuando un programma di prevenzione efficace.
Le patologie cardiovascolari, infatti, come sostiene con forza la World Heart Federation, si possono prevenire: lo slogan di quest’anno, non a caso è «Tutti insieme per il cuore», per sottolineare l’importanza di condividere, con chi ci sta intorno, il valore della prevenzione. La prevenzione si realizza migliorando lo stile di vita di tutti noi, mangiando bene e con equilibrio per mantenersi normopeso, svolgendo regolarmente attività fisica, quindi ricordandosi dell’importanza di gesti solo apparentemente banali come salire a piedi le scale, di camminare il più possibile, di non fumare e non eccedere con l’alcol.
Numeri che fanno riflettere
La morte di una persona vicina a causa di un evento cardiovascolare, scuote e porta a riflettere ed è un evento nient’affatto raro. Come ricorda Emanuela Folco: «Solo in Italia 127.000 donne e 98.000 uomini muoiono ogni anno per malattie del cuore tra cui infarto, scompenso e ictus, e molti di questi decessi si verificano prima dei 60 anni (ISS 2014).
Un altro elemento di non trascurabile importanza è la grande incidenza di uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare ovvero l’ipercolesterolemia medio-alta, che colpisce il 36% degli uomini e il 40% delle donne. È decisamente preoccupante il fatto che oltre metà della popolazione nazionale presenti valori maggiori di 200 mg/dL e, quindi, sia oltre la soglia di rischio».
La mobilitazione del mondo dello sport
È innegabile come la sensibilizzazione al problema porti a grandi risultati in termini di riduzione della mortalità: ecco perché prevenire resta l’arma più efficace per migliorare la salute cardiovascolare di tutti. Proprio perché la sensibilizzazione su questo tema è di vitale importanza, nel senso più letterale del termine, quest’anno è da segnalare l’interesse della Lega Calcio Serie A. Nel fine settimana precedente la Giornata Mondiale per il Cuore ha espressamente voluto che in tutti i campi fosse esposto lo striscione istituzionale della Giornata a bordo campo a inizio partita.
Ha reso possibile, inoltre, la lettura di un messaggio a inizio partita sui temi della giornata del 29 settembre, e ha permesso la proiezione di un video istituzionale di 30 secondi sull’importanza della prevenzione.
Per finire, dal 29 settembre all’8 ottobre La Fondazione Italiana per il Cuore promuove l’iniziativa di recarsi a vedere le partite della propria squadra del cuore in bici o a piedi per promuovere e insistere al massimo sul ruolo dell’attività fisica e dei corretti stili di vita ai fini della prevenzione cardiovascolare.
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