Praticare attività fisica è importante a tutte le età. Specialmente per la salute delle ossa. E’ il messaggio che gli esperti della Società italiana di ortopedia e traumatologia (Siot) lanciano in occasione della Giornata mondiale dello sport, che si celebra oggi, data ella quale si inaugurarono anche i primi Giochi Olimpici dell’Era Moderna ad Atene nel 1896.

«Lo sport ha un ruolo fondamentale nelle varie fasi evolutive della persona, da quella infantile/adolescenziale all’età avanzata», afferma Francesco Falez, presidente della Siot. «Da un punto di vista ortopedico, il coinvolgimento dell’apparato muscolo scheletrico è fondamentale dal suo sviluppo al suo mantenimento in età avanzata. Noi ortopedici dobbiamo indirizzare i soggetti che sono in accrescimento anche verso uno sviluppo armonico. Man mano che la persona cresce, i benefici dello sport non sono solo osseo/articolari - continua - ma anche sistemici: lo sport aumenta le endorfine, accresce lo stato di benessere e migliora tutti gli altri apparati. Nella tarda età diventa fondamentale perché lo scheletro, e ovviamente l’osteoporosi, sono direttamente correlate ad un’attività più o meno intensa. Quindi osteoporosi e sarcopenia, dove c’è una riduzione della qualità del tessuto muscolare, si prevengono proprio facendo attività sportiva. Lo sport è fondamentale e la Siot sostiene il concetto generale che praticare attività sportiva fa rima con salute e benessere».

A OGNI ETA’ IL SUO SPORT. PER I BAMBINI VANNO BENE QUASI TUTTI

Bisogna stare attenti a misurare l’attività fisica da fare in base all’età. «In un soggetto adulto – dice il presidente della Siot - basta praticare attività fisica due volte a settimana; tre volte a settimana vanno bene per un adolescente, mentre per una persona anziana è sufficiente una volta a settimana».

Bisogna anche fare attenzione alla scelta dello sport, alcuni più adatti ad alcune specifiche fasce d’età. Secondo gli esperti della Siot, per i più piccoli vanno bene il basket, il volley, il nuoto, il calcio, la corsa e la ginnastica: il bambino fa tutto. E fa tutto fondamentalmente perché deve sviluppare il proprio coordinamento motorio. Quindi più fa sport meglio è, anche se bisogna stare attenti a non esagerare. Diverso il caso se il bimbo ha problemi di scoliosi.

«In questo caso è preferibile indirizzarsi verso sport simmetrici piuttosto che unilaterali: basket e volley sono, ad esempio, da preferire al tennis», sottolinea la Siot.

PER GLI ADULTI MEGLIO CORSA E TENNIS, PER GLI ANZIANI ATTIVITA’ PIU’ SOFT

L’adulto, invece, è fondamentalmente legato alla potenza muscolare, quindi al rafforzamento dei propri muscoli: vanno bene la corsa, il tennis e la bicicletta.

«Per il soggetto adulto è molto importante la preparazione, per non incorrere negli effetti negativi dell’esasperazione dello sport, come tendinopatie o sovraccarichi funzionali», specifica la Siot. Nella fase più anziana, infine, sono indicati la ginnastica a corpo libero, le camminate lunghe, il Tai Chi e il Pilates: insomma, tutto ciò che mantiene il coordinamento e il movimento armonico che sollecita lo scheletro e la muscolatura per prevenire osteoporosi e sarcopenia.

«Attività sportive a basso impatto migliorano, di fatto, la tonicità e l’elasticità muscolare dell’anziano, con conseguente miglioramento delle performance funzionali e importanti ricadute sulla qualità della vita, oltre ad un impatto psicologico e sociale altamente positivo», sottolinea la Siot.

L’attività sportiva è utile a contrastare lo sviluppo dell’osteoporosi; migliorando tono ed elasticità si può prevenire e ridurre il rischio di fratture per una caduta, si può ridurre il rischio e rallentare l’evoluzione di patologie degenerative quali l’artrosi.

ATTENZIONE A NON TRASCURARE EVENTUALI TRAUMI SPORTIVI

A qualunque età è sempre importante non sottovalutare eventuali casi di trauma sportivo. La Siot raccomanda di agire con cure appropriate anche alla ripresa rapida dell’attività, sia agonistica che amatoriale.

«Tutto questo è possibile grazie all’evoluzione delle tecniche chirurgiche tali da migliorare le cure e rendere più precoce il ritorno allo sport, cosi come i miglioramenti degli aspetti riabilitativi», spiega la Siot. Anche le patologie e i traumi da sport negli anziani possono essere trattati con tecnologie e trattamenti chirurgici e non solo, tali da rendere possibile il ritorno ad attività sportive a basso impatto.