Bastano appena due minuti per sapere se un alimento contiene glutine. A rilevarlo è Nima, il primo dispositivo tascabile al mondo, in grado di analizzare se il cibo che stiamo per mangiare, contiene tracce di glutine. Realizzato da due studenti del MIT di Boston, affetti da celiachia, Nima è stato pensato proprio per quelle persone che soffrono di questa patologia o che sono allergiche al glutine. In Europa e Stati Uniti, si stima che la celiachia abbia un'incidenza media pari all'1% della popolazione. Nel nostro paese, secondo l'ultima relazione del Ministero della Salute del 2016, gli italiani affetti da celiachia sono circa 198 mila, a cui si aggiungono oltre 400 mila persone che non sanno di essere malate.
Dunque per 600 mila persone, l'assunzione di glutine rappresenta un pericolo serio. E nella vita di tutti i giorni, al bar, nelle mense, al ristorante non è così semplice evitare il rischio. Secondo la Nima Labs, la start-up californiana che ha realizzato questo apparecchio portatile, il problema può essere raggirato facilmente. E' sufficiente inserire il cibo che si sta per mangiare in una capsula, che lo miscela con alcuni reagenti chimici. Al resto ci pensa il software di Nima che in un paio di minuti fornisce tre risposte possibili. Accende uno smile se è gluten-free, una spiga di grano se contiene glutine ed una terza spia se rileva tracce di glutine dovute a contaminazione. I produttori del tester garantiscono che Nima riesca ad identificare la presenza di glutine nella proporzione di 20 parti per milione, ma non può in alcun modo sostituire prescrizioni o terapie mediche.