Il caldo può far passare la fame, facendo «dimenticare» per un po’ calorie e carboidrati. Ma c’è anche chi reagisce in maniera diversa, dando più spazio ad alimenti ricchi di zuccheri: come il gelato o una porzione «extra» di frutta. In entrambi i casi, se si soffre di diabete, il rischio è quello di «sballare» la terapia. Questo è quanto, secondo le stime, in Italia accade a oltre un milione di pazienti. La bella stagione, per loro, coincide con cali repentini degli zuccheri nel sangue (se si utilizzano farmaci che aumentano il rischio di ipoglicemie) o con picchi di iperglicemia da eccesso di zuccheri (se non si adegua la cura al maggior introito di zuccheri da gelati, sorbetti, frutta, bibite dolcificate).
Gestire il diabete in estate
Da qui la necessità di accendere i riflettori su chi soffre di diabete, alle porte delle vacanze. «L’estate può diventare un momento critico per questi pazienti, perché spesso in vacanza si modificano le abitudini: c’è chi diventa più attivo e chi passa il tempo fermo sotto l’ombrellone - spiega Domenico Mannino, direttore dell’unità operativa complessa di diabetologia ed endocrinologia a. Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria -. Tutto questo può incidere sulla glicemia e le terapie andrebbero quindi rivalutate: se si utilizzano farmaci associati a un maggior rischio di ipoglicemie si potrebbe avere un repentino calo di zuccheri, mangiando di meno, mentre in altri casi la cura potrebbe non essere sufficiente». A compromettere il quadro possono essere la scarsa attenzione alla disidratazione e le «tentazioni». Argomenta Paolo Di Bartolo, responsabile della Rete clinica di diabetologia della Romagna: «Se si convive con il diabete bisogna ricordarsi di bere molto, astenersi da attività sportive strenue, non esporsi troppo al sole, controllare spesso la glicemia e misurare la pressione arteriosa con regolarità. Particolare attenzione e cautela nelle modifiche dietetiche e dell’attività fisica è indispensabile soprattutto se si stanno assumendo farmaci associati a un elevato rischio di ipoglicemia, come insulina, sulfaniluree, repaglinide». È utile, infine, confrontarsi con lo specialista per chiedere consigli nutrizionali.
Nuovi farmaci per un miglior controllo glicemico
La terapia durante l’estate può dunque richiedere una taratura dei dosaggi. Da qualche anno sono tuttavia disponibili farmaci che rendono la gestione della cura più semplice in questa fase dell’anno, come gli agonisti dei recettori del GLP-1. La terapia prevede una sola iniezione a settimana e, grazie a un meccanismo d’azione dipendente dal glucosio, mette al sicuro dalla possibilità di cali o picchi di glicemia difficili da controllare. Si tratta infatti di un principio attivo che consente una riduzione significativa del peso corporeo ma soprattutto dell’unico farmaco per cui si sia dimostrato un effetto di riduzione del rischio di eventi cardiovascolari anche in pazienti senza malattia cardiovascolare accertata. Lo ha verificato il recente studio «Rewind», che per la prima volta ha dimostrato l’efficacia protettiva di dulaglutide in mono-somministrazione settimanale rispetto al placebo, entrambi in associazione alla terapia standard, nei confronti di un primo evento cardiovascolare in soggetti diabetici con malattia cardiovascolare subclinica o fattori di rischio, confermando allo stesso tempo l’azione preventiva di eventi futuri in pazienti diabetici con pregresse malattie cardiovascolari.
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