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Ci sono tanti baci quante sono le persone da baciare. C’è quello sulle labbra che si scambiano due innamorati, quello sulla guancia che si dà a un amico, quello sul naso dato per far sorridere il proprio bambino, quello sul collo con cui si comunica desiderio e tanti altri ancora.

Qualunque sia il motivo o il destinatario del bacio, domani è la giornata ideale per usare labbra. Non per parlare, ma per comunicare amore, affetto, desiderio o altro con un sonoro «smack».

Il 6 luglio è infatti la Giornata mondiale del bacio. Istituita ufficialmente in Gran Bretagna nel 2006, oggi l’International Kissing Day si celebra in tutto il mondo. Sarà anche la giornata per ricordare che il bacio può svolgere un ruolo importante anche per la nostra salute. Con insospettabili effetti benefici.

I BACI FANNO BENE AL CUORE, LETTERALMENTE

L’adrenalina che si sprigiona con un bacio fa pompare più sangue al cuore, diminuendo la pressione sanguigna e il colesterolo LDL, tutti nemici del cuore. Numerosi studi hanno poi dimostrato che baciare aumenta il battito cardiaco migliorando la circolazione sanguigna.

BACIARE RIDUCE IL DOLORE E FUNZIONA DA ANTIDEPRESSIVO

Diverse ricerche hanno dimostrato che quando si bacia la soglia che attiva i recettori del dolore si alza e questo ci farebbe sentire meno dolore fisico. Secondo i ricercatori, il grande potere antidolorifico del bacio sarebbe dovuto al rilascio delle endorfine, sostanze prodotte dall‘ipofisi situata nel lobo anteriore del cervello. Si tratta di neurotrasmettitori che hanno caratteristiche antidolorifiche e fisiologiche molto simili a quelle dell’oppio e della morfina.

Durante il bacio, queste sostanze vengono prodotte e hanno l’effetto di abbassare la sensibilità al dolore. Baciarsi, quindi, potrebbe ad esempio alleviare una dolorosa emicrania o il mal di schiena. Allo stesso tempo baciare libera ossitocina, il famoso ormone del buon umore, che contribuisce a ridurre la depressione.

I baci, inoltre, aiutano a combattere momenti di stress, tristezza, angoscia, ansia. E in generale rendono le coppie più longeve e le famiglie più felici.

I BACI RINGIOVANISCONO LA PELLE E FANNO DIMAGRIRE

Si stima che quando baciamo alleniamo fino a 30 muscoli facciali e attiviamo l’irrorazione sanguigna. Questo significa che la pelle del nostro viso si mantiene morbida, resistente e giovane. In pratica, ha lo stesso effetto dei famosi auto-massaggi facciali, che hanno proprietà antirughe. Ma l’atto di baciare consente anche di bruciare calorie. Non solo per il movimento che si fa, ma anche per le emozioni che suscita. I baci, infatti, possono accelerare il battito cardiaco fino a 140 pulsazioni al minuto, contro le 70 normali. In questo modo si accelera il metabolismo e si bruciano più calorie.

BACIARSI RINFORZA IL SISTEMA IMMUNITARIO E PREVIENE LE CARIE

In soli dieci secondi di bacio si scambiano ben 80 milioni di batteri. Alcuni sono nocivi, come lo streptococco o il virus Epstein-Barr. Ma la maggior parte sono «buoni». Secondo gli esperti, infatti, stimolano il sistema immunologico facendo aumentare gli anticorpi. Secondo l’Academy of General Dentistry, un’organizzazione americana no profit, invece, il bacio fa aumentare la produzione di saliva, favorendo la rimozione dei residui di cibi e dei batteri responsabili della carie.

BACIARSI: UNA CAMPAGNA CONTRO I TUMORI FEMMINILI

In occasione del World Kiss Day, Ghd e la fashion designer inglese Lulu Guinness hanno lanciato una nuova collezione in edizione limitata della nuova styler ghd gold e dell’asciugacapelli ghd air, su cui sono state disegnate le iconiche labbra di Lulu. Con la vendita di questi prodotti saranno donati al progetto Pink is Good di Fondazione Umberto Veronesi, 10 euro per ogni styler e 5 euro per ogni asciugacapelli venduto. Si tratta di una collaborazione storica, quella tra ghd e le associazioni di beneficenza dedicate a combattere il tumore al seno, che ha portato a raccogliere oltre 11 milioni di euro in 14 anni. Il tumore al seno è ancora oggi la forma di tumore più diffusa tra le donne italiane, con circa 50.000 pazienti diagnosticate ogni anno. Ad oggi la percentuale di sopravvivenza a 5 anni è dell’87%. L’obiettivo del progetto Pink si Good di Fondazione Umberto Veronesi è sostenere ricercatori d’eccellenza che hanno deciso di dedicare la propria vita allo studio e alla cura di questa patologia per dare una speranza di guarigione a tutte le donne colpite dalla malattia.

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