Accedi

Registrati



Che i vaccini siano fondamentali per la prevenzione di molte malattie è fuori da ogni dubbio. Che questi siano anche in grado di prevenire le condizioni di povertà è molto meno intuibile. Ma, numeri alla mano i vaccini servono anche a questo: secondo uno studio pubblicato dalla rivista Health Affairs, realizzato dall’Università di Harvard insieme a Gavi - the Vaccine Alliance- e finanziato da Bill & Melinda Gates Foundation, entro il 2030 i vaccini contribuiranno a prevenire il passaggio verso un forte stato di povertà per 24 milioni di persone nei paesi più poveri del mondo.

I vaccini prevengono malattie e povertà

Ogni anno, spese sanitarie non previste trascinano 150 milioni di persone verso una condizione di povertà, rendendo così l’impoverimento dovuto a costi medici una delle principali cause di abbassamento della disponibilità economica delle famiglie sotto la soglia di povertà stabilita dalla Banca Mondiale, con un’entrata giornaliera inferiore a $1,90. Per evitare e contenere questo fenomeno una delle strategie più efficienti è la vaccinazione: secondo lo studio da poco pubblicato l’impatto derivato dai vaccini consisterà nella riduzione dei casi di povertà causati dall’epatite b, aiutando così un numero stimato di 14 milioni di persone a evitare l’impoverimento dovuto a spese sanitarie.

Si prevede che i vaccini ridurranno in maniera rilevante anche situazioni di povertà dovute a malattie come il morbillo e la meningite, evitando il presentarsi di rispettivamente 3 e 5 milioni di casi, mentre il vaccino contro il Rotavirus sarà in grado di prevenire 242,000 casi. Si stima che il vaccino per il morbillo sarà di gran lunga quello che in maggior modo contribuirà a prevenire più decessi: 22 milioni su 36 milioni totali.

Un dollaro investito in vaccini fa risparmiare 16 dollari in spese mediche

Numeri importanti che si affiancano ad un altro importante studio realizzato due anni fa dalla Johns Hopkins University. Anche in questo caso i dati lasciano poco spazio alle interpretazioni: per ogni dollaro speso in vaccini vengono risparmiati 16 dollari per spese mediche, mancanza di stipendi e di produttività che si presenterebbero nel caso di malattie. Calcolando gli ampi benefici derivanti da vite più sane e longeve, lo studio ha concluso che il guadagno derivato dall’investimento in vaccini cresca a 44 dollari per ogni dollaro speso.

I vaccini devono essere per tutti

«I vaccini -spiega Seth Berkley, CEO di Gavi, the Vaccine Alliance- non salvano solamente vite umane ma hanno anche un enorme impatto economico sulle famiglie, sulle comunità e sul sistema finanziario. Un bambino in salute ha molte più possibilità di frequentare la scuola e, in futuro, diventare un membro produttivo della società, mentre le famiglie possono evitare i costi spesso opprimenti che derivano dalla cura delle malattie. Come dimostra questo importante ultimo studio, ciò basta per salvare milioni di persone dalla miseria di uno stato di estrema povertà. Per realizzare quest’aspirazione, ora dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi affinché ogni bambino, indipendentemente dalle sue origini, abbia accesso alle vaccinazioni necessarie».

@danielebanfi83

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati.

vai all'articolo originale