SYDNEY - Uno studio guidato da ricercatori australiani ha dimostrato che i bambini che sono esposti al fumo dei genitori possono subire danni irreversibili alla salute molto più tardi in età adulta, con maggiore rischio di attacchi cardiaci e ictus.

Inoltre, i bambini esposti al fumo passivo perdono elasticità nelle arterie, un indice premonitore di cattiva salute cardiovascolare.

Già si sapeva che il fumo passivo è nocivo per i più piccoli, ma la ricerca condotta dall'Istituto di ricerca Menzies della Tasmania, con la collaborazione di colleghi finlandesi, è la prima eseguita a livello internazionale che abbia esaminato gli effetti di lungo termine sui vasi sanguigni.

"Le sostanze chimiche nel fumo interagiscono con la parete dei vasi e possono impedire loro di espandersi e contrarsi correttamente", ha affermato l'autrice della ricerca Seana Gall alla radio Abc.

Gli scienziati in Australia e in Finlandia hanno utilizzato i dati di due importanti studi della popolazione, che hanno raccolto i dati sullo stato di salute dei partecipanti durante l'infanzia e di nuovo 20 anni dopo.

"Abbiamo osservato che chi era stato esposto nell'infanzia al fumo dei genitori aveva arterie meno elastiche. E questo - ha aggiunto la ricercatrice - non era spiegato da differenze in fattori classici di rischio, come lo status di fumatore della persona stessa. E l'effetto è stato osservato fino a 27 anni dopo, il che suggerisce conseguenze di lungo termine e irreversibili del fumo passivo nell'infanzia".

Ogni anno nel mondo il fumo passivo uccide di 600mila non fumatori, mentre il 40% dei bambini vi sono esposti regolarmente, ha osservato Gall. La più alta prevalenza del fumo è inoltre osservata nell'età in cui le persone diventano genitori per la prima volta e ciò rappresenta un grande motivo di preoccupazione.