L'eccezionale intervento è stato eseguito il mese scorso all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, ma è stato reso noto solo ieri. Adesso il piccolo è in buone condizioni di salute.
L'apparecchio, che non è mai stato utilizzato finora, ha avuto bisogno di un apposito permesso per il suo primo impiego da parte della FDA (Food and Drug Administration) e del Ministero della Salute.
L'operazione, unica nel suo genere, è stata necessaria per la gravità delle condizioni di salute del bimbo che non gli avrebbero consentito di sopravvivere in attesa del trapianto di cuore. Inoltre, per le condizioni generali, non erano compatibili soluzioni temporanee di circolazione extracorporea.
"Si tratta di un risultato straordinario - ha dichiarato Ignazio Marino, chirurgo e presidente Commissione d'Inchiesta Sanità - conseguito in una condizione clinica difficile per la rarità di donatori così piccoli. Il fatto che sia stato realizzato in Italia ha rilevato che "bisogna investire di più nella ricerca".