La proteina simile all'Ngf potrà quindi essere utilizzata per queste patologie, lo dimostra uno studio dell'Ebri, l'istituto diretto dalla scienziata, dell'Universita' di Firenze e di quella di Tor Vergata pubblicato da Cell Death and Disease. ''Per l'infarto la sperimentazione e' prevista a inizio 2013, per l'Alzheimer la procedura e' piu' lunga'', spiega Federico Cozzolino, principale autore della ricerca.