«Qualsiasi batterio gram positivo, come E.Coli, ma anche molti virus - prosegue - possono dare un quadro di meningite, che consiste nell'infiammazione della membrana che circonda il cervello. Ma la maggior parte dei casi di meningite è causata dal meningococco». In particolare, secondo l'esperta, i ceppi di Meningo B e C hanno causato 196 casi l'anno di meningite nel 2015 e 189 nel 2016. Sono invece quasi sempre innocui i diversi ceppi di Escherichia coli, batteri normalmente presenti nell'intestino umano come quello animale.
Il consiglio per limitare la diffusione di questo come di qualsisi altro batterio «è quello di lavarsi spesso le mani». I problemi più frequenti causati dell'e.coli sono di tipo gastrointestinale, come diarrea e vomito. «Ma - sottolinea Stefanelli - se il batterio va a finire nel sangue o nel liquor può dare quadri importanti come meningite oppure sepsi». Per questi casi non «esiste vaccino anche perchè la loro estrema rarità non giustificherebbe un intervento sanitario di questo tipo». Così come non esiste vaccino per le meningiti provocate da alcuni virus come enterovirus e adenovirus.
«E' possibile, invece, prevenire - precisa - la maggior parte di quelle derivate da pneumococco, esiste un vaccino che protegge contro sette sierotipi, dall'haemophilus influenzae B, il cui vaccino è incluso nell'esavalente, e dal meningococco»