ROMA - Uno studio pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings ha dimostrato che utilizzare il computer contribuisce a mantenere giovane la memoria degli anziani, a maggior ragione se una tale abitudine e coniugata alla pratica di una moderata attività fisica.
La ricerca è stata condotta su 926 anziani dai i 70 ai 93 anni dal gruppo di Yonas E. Geda.
Non è la prima volta che una ricerca scientifica punta i riflettori su computer e invecchiamento cerebrale. Uno studio di Gary Small dell'Università di Los Angeles, scienziato famoso per le sue ricerche su come l'uso del computer stia determinando l'evoluzione del cervello umano, ha evidenziato che navigare in internet migliora le performance cognitive degli anziani e che il cervello viene positivamente stimolato dalle ricerche online, acquisendo migliori funzionalità.
Questo nuovo studio ha mostrato che un'attività fisica moderata e l'uso del pc a questa età contribuiscono a mantenere giovane il cervello e a rinforzare la memoria, mettendo al riparo dal declino cognitivo tipico della terza età e spesso anticamera della demenza senile vera e propria. Gli esperti della Mayo Clinic, in Arizona, hanno chiesto al campione di "nonni" le loro abitudini in quanto a sport, anche a livello moderato, e uso del computer.
Quindi hanno incrociato le risposte a queste interviste con dati sulle performance mnemoniche e notato che ad avere la memoria più scattante sono, a parità di età, quelli che usano il pc e anche se fanno poco sport. È infatti emerso che il declino cognitivo lieve colpisce il 37,6% degli anziani che non usano il computer e sono sedentari contro il 18,3% (circa la metà) di coloro che invece usano il pc e fanno un po' di moto.