Il documento si propone di garantire migliori diagnosi e trattamento della Fibrillazione Atriale e misure più efficaci per prevenire l'ictus ad essa collegato, facendone diventare una priorità sanitaria nazionale; migliorare le conoscenze e la pratica clinica del personale sanitario per garantire ai pazienti un trattamento appropriato durante tutto il percorso assistenziale; creare Registri Nazionali degli Ictus per verificare in modo sistematico e accurato l'incidenza, la prevalenza e gli esiti delle persone con ictus correlato alla Fibrillazione Atriale; promuovere campagne di informazione per aumentare la consapevolezza dei cittadini sulla patologia e sui rischi.
La Fibrillazione Atriale è l'aritmia cardiaca più comune, causa del 15-20% di tutti gli ictus trombo embolici, il disturbo cardiovascolare più comune dopo le cardiopatie, che colpisce 9,6 milioni di persone in Europa, con un'incidenza di 2 milioni di soggetti l'anno. Inoltre gli ictus collegati a Fibrillazione Atriale sono più gravi, in quanto provocano invalidità maggiori e sono associati a un aumento del 70% del tasso di mortalità rispetto agli eventi che colpiscono chi non ne è affetto.