Tra i tanti benefici dell'allattamento c'è anche quello di ridurre, seppur di una piccola percentuale, il rischio di tumore al seno nelle mamme. Per coloro che possono allattare, infatti, ogni cinque mesi in più offrono un rischio inferiore del 2%. E' quanto emerge da una ricerca effettuata dall'American Institute for Cancer Research (AICR), in occasione della World Breastfeeding Week, la settimana dedicata all'allattamento nella prima settimana di agosto.
Per arrivare a questa conclusione gli studiosi hanno revisionato 18 studi precedenti, 13 dei quali si sono soffermati proprio sulla durata delle poppate al seno. La ricerca suggerisce inoltre che i neonati allattati al seno hanno meno probabilità di prendere eccessivamente peso durante la crescita e negli adulti il sovrappeso e l'obesità aumentano il rischio di 11 tumori comuni.

«Non è sempre possibile che le mamme allattino, ma per coloro che possono, e' importante sapere che l'allattamento al seno può offrire la protezione contro il cancro sia per la madre che per il bambino», spiega la direttrice dell'AICR per i programmi di nutrizione Alice Bender. Ci sono diversi modi possibili con cui l'allattamento al seno può influenzare il rischio di tumore. Ad esempio, può ritardare i cicli mestruali nelle neomamme, riducendo l'esposizione a ormoni come estrogeni, legati al rischio di cancro al seno.
La perdita del tessuto mammario dopo l'allattamento può anche aiutare a liberarsi delle cellule con un danno del DNA. Ma è lo stile di vita che può fare un ulteriore differenza: niente alcol, attività fisica e il mantenimento di un peso sano sono fattori fondamentali per ridurre il rischio.

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