Apnea notturn, una condizione non infrequente specie tra gli individui obesi e che porta a restare transitoriamente senza fiato a più riprese durante il sonno. Ebbene il disturbo potrebbe dipendere da un eccesso di grasso sulla lingua.
Si parla proprio di «lingua grassa», una patologia che potrebbe trarre giovamento dal dimagrimento di quella parte del corpo. A suggerirlo è una ricerca su 63 pazienti i cui risultati sono apparsi sull'American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.
Lo studio è stato condotto presso la Perelman School of Medicine della University of Pennsylvania a Philadelphia. Gli esperti hanno misurato varie strutture delle vie aeree superiori e si sono resi conto che l'apnea si associa a una lingua di dimensioni maggiori e più grassa. Gli esperti hanno visto che riuscivano a risolvere almeno parzialmente il problema delle apnee notturne coloro che, dimagrendo, vedevano ridursi le dimensioni della propria lingua.
«Adesso che sappiamo che il grasso sulla lingua è un fattore di rischio per le apnee notturne e che, riducendolo, i sintomi del disturbo migliorano, abbiamo a disposizione un bersaglio terapeutico del tutto nuovo e unico (la lingua) mai avuto finora», ha commentato l'autore del lavoro Richard Schwab in conclusione.
Perdere peso è già ritenuto dagli esperti un trattamento efficace, ma non era chiaro perché. Utilizzando la risonanza magnetica per misurare l'effetto della perdita di peso sulle vie aeree superiori nei pazienti obesi, gli autori dello studio hanno appurato che questo è un fattore primario nel ridurre la gravità della patologia.
Negli Stati Uniti sono 22 milioni le persone che soffrono di apnea notturna. E' un disturbo che fa sì che la respirazione si interrompa e riprenda ripetutamente, causando il risveglio dei pazienti durante i cicli del sonno. Di solito questa condizione è accompagnata da un forte russare e può aumentare il rischio di ipertensione e ictus. Se l'obesità è senz'altro il principale fattore di rischio, ci sono anche altre cause come avere grandi tonsille o una mascella incassata.
Poiché uno studio del 2014 firmato da Schwab aveva messo in evidenza che i pazienti «oversize» con apnee notturne avevano lingue significativamente più grandi rispetto ai pazienti obesi senza il disturbo, come passo successivo i ricercatori hanno voluto determinare se ci fosse un rapporto di causa-effetto tra la riduzione del grasso della lingua e il miglioramento dei sintomi. Attraverso una dieta o un intervento di chirurgia bariatrica, i pazienti presi in esame per lo studio, hanno perso quasi il 10% del loro peso, in media nell'arco di 6 mesi, e i punteggi delle apnee notturne sono migliorati del 31%.
Apnea notturn, una condizione non infrequente specie tra gli individui obesi e che porta a restare transitoriamente senza fiato a più riprese durante il sonno. Ebbene il disturbo potrebbe dipendere da un eccesso di grasso sulla lingua.
Si parla proprio di «lingua grassa», una patologia che potrebbe trarre giovamento dal dimagrimento di quella parte del corpo. A suggerirlo è una ricerca su 63 pazienti i cui risultati sono apparsi sull'American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.
Lo studio è stato condotto presso la Perelman School of Medicine della University of Pennsylvania a Philadelphia. Gli esperti hanno misurato varie strutture delle vie aeree superiori e si sono resi conto che l'apnea si associa a una lingua di dimensioni maggiori e più grassa. Gli esperti hanno visto che riuscivano a risolvere almeno parzialmente il problema delle apnee notturne coloro che, dimagrendo, vedevano ridursi le dimensioni della propria lingua.
«Adesso che sappiamo che il grasso sulla lingua è un fattore di rischio per le apnee notturne e che, riducendolo, i sintomi del disturbo migliorano, abbiamo a disposizione un bersaglio terapeutico del tutto nuovo e unico (la lingua) mai avuto finora», ha commentato l'autore del lavoro Richard Schwab in conclusione.
Perdere peso è già ritenuto dagli esperti un trattamento efficace, ma non era chiaro perché. Utilizzando la risonanza magnetica per misurare l'effetto della perdita di peso sulle vie aeree superiori nei pazienti obesi, gli autori dello studio hanno appurato che questo è un fattore primario nel ridurre la gravità della patologia.
Negli Stati Uniti sono 22 milioni le persone che soffrono di apnea notturna. E' un disturbo che fa sì che la respirazione si interrompa e riprenda ripetutamente, causando il risveglio dei pazienti durante i cicli del sonno. Di solito questa condizione è accompagnata da un forte russare e può aumentare il rischio di ipertensione e ictus. Se l'obesità è senz'altro il principale fattore di rischio, ci sono anche altre cause come avere grandi tonsille o una mascella incassata.
Poiché uno studio del 2014 firmato da Schwab aveva messo in evidenza che i pazienti «oversize» con apnee notturne avevano lingue significativamente più grandi rispetto ai pazienti obesi senza il disturbo, come passo successivo i ricercatori hanno voluto determinare se ci fosse un rapporto di causa-effetto tra la riduzione del grasso della lingua e il miglioramento dei sintomi. Attraverso una dieta o un intervento di chirurgia bariatrica, i pazienti presi in esame per lo studio, hanno perso quasi il 10% del loro peso, in media nell'arco di 6 mesi, e i punteggi delle apnee notturne sono migliorati del 31%.