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Nelle sale cinematografiche italiane, la campagna sociale «Aspettando Crohn. L’agenda impossibile» con un filmato realizzato dal trio comico The Pills. La campagna è patrocinata da A.M.I.C.I. Onlus e IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Diseases) e promossa da Janssen Italia per favorire l’informazione e sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia.

La malattia di Crohn rientra nelle malattie infiammatorie croniche dell’intestino (dall’inglese IBD, in italiano Mici); colpisce il tratto gastrointestinale e si localizza solitamente nell’ultima parte dell’intestino tenue o nel colon, ma può estendersi dalla bocca all’ano.

È dovuta a un’alterata risposta del sistema immunitario al cibo, ai batteri e ad altre entità che vengono erroneamente scambiate per sostanze estranee. Si presenta prevalentemente in età giovanile (20-30 anni), più raramente nella terza età (65 anni), ma non sono rari casi anche nei bambini e negli adolescenti.

Si calcola che in Italia ci siano almeno 150.000 persone affette da malattie infiammatorie intestinali di cui probabilmente 70mila affetti da malattia di Crohn, molto invalidante. La diarrea è il sintomo più comune, cui si aggiungono dolori addominali e crampi, affaticamento, perdita di peso, sangue e muco nelle feci e a volte blocchi intestinali, fistole e ulcere. A causa di uno scarso assorbimento dei nutrienti, la malattia di Crohn può causare perdita di peso e sintomi correlati alla mancanza di vitamine e oligoelementi.

La malattia di Crohn è spesso causa di disagio sociale, perché «ha un importante impatto su diversi aspetti della vita quotidiana», ha spiegato Enrica Previtali, Presidente di AMICI Onlus, l’associazione che tutela le persone colpite dalle malattie infiammatorie croniche dell’intestino.

«Rende difficili tanto le relazioni personali e più intime, quanto quelle lavorative e sociali. È una malattia di cui non si parla, perché imbarazzante, per via dei classici sintomi. Spesso i malati soffrono in silenzio. A volte rischiano il posto di lavoro per le numerose assenze a cui sono costretti. È fondamentale che di questa malattia si parli e la si conosca«.

Per venire incontro a questa esigenza, a partire da ottobre, il cortometraggio sarà portato nelle sale cinematografiche italiane (è visibile anche qui).

Insieme alla campagna, è stato presentato un nuovo farmaco, Ustekinumab, che ha come bersaglio le citochine dell’interleuchina (IL)-12 e IL-23. Approvato in Italia, è il primo di una nuova classe di anticorpi monoclonali indicati per questa patologia, che oltre ad agire rapidamente ha anche un effetto sostenuto nel tempo.

«Oggi il più grande bisogno ancora non soddisfatto delle persone affette dalla Malattia di Crohn», ha detto Silvio Danese, Responsabile Centro per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, Istituto Clinico Humanitas, Rozzano (MI), «è combinare un miglioramento repentino, che possa risolvere la dolorosa fase acuta, con l’efficacia mantenuta nel lungo periodo, per permettere al paziente di stare bene negli anni senza dover affrontare ricadute e cambi di terapie. Questa nuova opzione terapeutica apre per la prima volta un ampio orizzonte fino a ora inesplorato, quello del più lungo periodo libero da malattia mai osservato fino a ora».