Le malattie della pelle colpiscono quindici milioni di italiani, circa il 25% della popolazione; il 10% soffre di malattie di tipo infiammatorio come la dermatite atopica e la psoriasi. Poi ci sono le malattie oncologiche, come il melanoma che, con circa 14mila nuovi casi diagnosticati ogni anno, è responsabile dell’80% dei decessi per cancro della cute. La pelle è il nostro organo più esteso, una barriera costantemente soggetta all’aggressione di agenti chimici, fisici e infettivi. Le quasi tremila malattie che la riguardano sono infiammatorie, autoimmuni, allergiche, degenerative, tumorali e infettive. Non interessano solo la pelle ma hanno quindi un risvolto sistemico e richiedono quindi una particolare attenzione.

PSORIASI E ARTRITE PSORIASICA: DIFFICILE DIAGNOSTICARLE E INTERVENIRE

NUOVA ERA CON SOLUZIONI CHE PRIMA NON ESISTEVANO

La buona notizia è che oggi esistono soluzioni diagnostiche e terapeutiche impensabili vent’anni fa. Alla nuova era della dermatologia è stato dedicato il XXIV congresso mondiale di dermatologia svoltosi a Milano con 200 meeting e sessioni e 12.600 partecipanti. I temi al centro del congresso sono stati i nuovi farmaci per la psoriasi e la dermatite atopica, il microbioma, le tecnologie non invasive per la diagnosi dei melanomi e degli altri tumori cutanei, l’intelligenza artificiale a supporto della clinica. «Negli ultimi anni la dermatologia ha cambiato la sua pelle fino al punto in cui è attualmente possibile parlare di trattamento reale, non solo di controllo, per molte malattie infiammatorie e devastanti» ha detto il professor Giovanni Pellacani dell’Università di Modena e Reggio Emilia e presidente del WCD2019.

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DIAGNOSI PIÙ ACCURATE E MENO INVASIVE

In dermatologia la diagnosi spesso è difficile e avviene per esclusione. I segni, come una certa lesione della pelle, si prestano a diverse interpretazioni e quindi si procede spesso ancora per tentativi. Ed errori. Ma oggi, grazie agli avanzamenti delle nuove tecnologie, la diagnosi è sempre più rapida, precisa e non invasiva. «Lo studio e l’applicazione di metodiche per l’esplorazione della cute ha consentito una sempre più accurata diagnosi evitando biopsie» ha spiegato Giovanni Pellacani. È il caso della dermoscopia, per una diagnosi senza chirurgia, ma anche di un’altra metodica non invasiva d’avanguardia, come la microscopia confocale in vivo, una sorta di biopsia virtuale che, ha spiegato Pellacani, «permette la visualizzazione delle singole cellule della cute direttamente, rapidamente e senza fare un prelievo». Scansionando tutti gli strati, dall’epidermide al derma superficiale, si evitano l’intervento chirurgico e le cicatrici.

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FARMACI INNOVATIVI

I progressi riguardano anche la farmacologia. «Le biotecnologie hanno rivoluzionato le terapie delle malattie infiammatorie» sottolinea la professoressa Ketty Peris del Policlicnico Gemelli di Roma, segretaria generale del WCD2019 e consigliera della SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse). «La psoriasi da tempo viene curata con numerosi farmaci biologici efficaci, ora anche la terapia della dermatite atopica include una varietà di farmaci biotecnologici che spaziano dagli anticorpi monoclonali alle small molecules».

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MICROBIOTA

Uno dei temi attuali della dermatologia riguarda il ruolo del microbiota intestinale e cutaneo, una cui alterazione sembra essere tra le possibili cause, oltre alle componenti fisiopatologiche finora conosciute, di acne, dermatite atopica, psoriasi e rosacea. «Si tratta di una nuova prospettiva – dichiara il dottor Marco Pignatti della Clinica dermatologica universitaria di Modena e Reggio Emilia – quando pensiamo che malattie che abbiamo sempre curato con gli antibiotici, gli antifungini e gli antiparassitari, come l’acne, la dermatite atopica, la rosacea, in realtà hanno tra le cause ed i possibili interventi terapeutici la disbiosi cutanea».

In altre parole, quello che noi introduciamo come cibo, tramite le trasformazioni effettuate dal microbiota a livello intestinale, va poi ad influenzare le patologie della pelle. Nella psoriasi e nelle altre patologie autoimmuni ci sono alterazioni del microbiota che sono le stesse di alcune malattie infiammatorie intestinali e molte malattie della pelle trovano tra le loro cause tali squilibri intestinali.