Le donne di mezza età sfoggiano una migliore memoria dei coetanei maschi - sono più puntuali nel ricordare date, anniversari, compleanni e molto altro - ma la loro supremazia sull'altro sesso scema con la menopausa, quando gli ormoni femminili (estrogeni) iniziano a diminuire.
E' quanto emerge da una ricerca su un campione di 212 individui di entrambi i sessi ed età compresa tra 45 e 55 anni, pubblicata sulla rivista Menopause, giornale ufficiale della North American Menopause Society. Condotto presso il Brigham and Women's hospital di Boston, lo studio è importante perché potrebbe far luce sui motivi per cui le donne hanno un rischio praticamente doppio di demenza rispetto agli uomini.
Gli esperti hanno sottoposto il campione a una serie di test di memoria e funzioni cognitive (sondando vari aspetti della memoria, da quella associativa a quella di lavoro etc) ed hanno visto che le donne di mezza età sono superiori agli uomini per capacità mnemonica ma vanno incontro a un declino progressivo della memoria di pari passo con l'ingresso in menopausa e la conseguente diminuzione di produzione di ormoni femminili che si verifica in questa cruciale fase dell'esistenza femminile.
Gli estrogeni, la cui concentrazione scende in menopausa, sono in effetti coinvolti nel buon funzionamento dei principali "messaggeri chimici" cerebrali, i neurotrasmettitori serotonina, dopamina e Gaba. Ecco, dunque, che i problemi di memoria e la confusione mentale spesso lamentate dalle donne in menopausa trovano spiegazione in questo declino delle concentrazioni di estrogeni.