Luci, regali, musica e festeggiamenti. Preghiere per chi è credente e ricorda con gioia che Natale significa celebrare la nascita di Gesù bambino. Ma è inutile negarlo, le festività di dicembre portano il nostro cuore e la nostra mente anche alle delizie della tavola e tutti sappiamo quanto sarà difficile anche quest’anno, conciliare il piacere delle degustazioni in compagnia, con la tutela della nostra salute e della linea. «Ingrasserò». Ecco lo spauracchio che accompagna le giornate che precedono la cena della Vigilia, il pranzo del 25, ma anche il brindisi del 26 e la scoperta della calze della Befana il 6 gennaio.

Come fare per evitare il peggio? Saltare i pasti in modo preventivo? Promettere a se stessi che finite le vacanze ci si metterà a stecchetto e ci si ridurrà alla fame? Diamo la parola ai nutrizionisti e poniamo loro i quesiti ai quali più o meno tutti vorremmo dare una risposta.

Dottor Giacinto Miggiano, quali sono gli alimenti in assoluto più pericolosi dal punto di vista calorico sulle tavole natalizie?
Il periodo delle Festività fra Natale e l'Epifania è famoso (o famigerato) per concentrare alcune fra le più succulente ricette della nostra tradizione gastronomica cui difficilmente riusciamo a rinunciare. Gli imputati principali sono i dolci, ricchissimi di zuccheri e di grassi, ma sono seguiti a ruota da primi e secondi generalmente sovraccarichi di condimenti, sughi e salse che ne alzano, spesso di molto, l'apporto calorico. A completare il quadro formaggi e insaccati che talvolta accompagnano o precedono menù già sovraccarichi di portate e nutrienti.

Con quali cibi possiamo compensare alcune necessarie rinunce?

La frutta fresca e anche quella secca, ovviamente in quantità ragionevoli, possono gratificare il palato al posto di pandoro, panettone e altri dolci durante i numerosi pranzi e cene cui parteciperemo nel periodo di festa. Via libera poi ai vegetali, anche cucinati, abbondando in spezie e limitando sale e condimenti.

Le diete preventive possono essere utili?

Bisogna sfatare l'idea che digiunare o quasi prima delle feste possa poi concedere un approccio luculliano alla tavola. Cosiccome che qualche stravizio determini un aumento di peso sostanziale. L'unica dieta degna di tale nome è quella che conduciamo durante l'anno, assicurando quotidianamente al nostro corpo un equilibrato apporto di nutrienti, la giusta idratazione, senza trascurare un po' attività fisica. In questa prospettiva, l'eventuale paio di chili in più accumulati durante le feste saranno facilmente recuperabili senza panico dopo l'epifania.

Il menu ideale per la settimana successiva agli «eccessi»

Dopo l'Epifania, si ritorna alla routine alimentare consueta, sia in termini di menu, sia in termini di porzioni. mai rinunciare alla colazione - evitiamo semmai di consumare per settimane nel caffellatte panettoni e pandori avanzati, uno spuntino a metà mattinata e a metà pomeriggio con un frutto, pasti leggeri, dove privilegeremo le proteine, ma senza escludere del tutto i carboidrati e che comprenderanno sempre una buona porzione di verdura.

Cibi ideali o da evitare per i bambini

La regola è quella di privilegiare la massima semplicità, in primis nei condimenti. Evitare bevande gassate, ovviamente anche quelle alcoliche. L'ideale è quello di mantenere la loro dieta abituale concedendo qualche golosità.


Rinunciare a tutte le portate e gustare solo i dolci può aiutare?

Assolutamente no! Mangiare solo dolci non assicura un apporto nutrizionale equilibrato, tutt'altro espone a picchi glicemici e lipidici. Possiamo al massimo farlo una tantum se proprio vogliamo gustarci una fetta super size di pandoro.


Bevande dei brindisi: quale è la più calorica?

Fra champagne e bollicine nostrane, fra secco e amabile, possiamo scegliere secondo il nostro gusto: in questo caso la differenza la fanno le dosi: limitiamoci a un brindisi e non oltre - anche perchè verosimilmente avremo già bevuto vino ai pasti.


Le patologie che rendono indispensabile l’attenzione a tavola anche durante le feste

Sono davvero numerose le patologie che richiedono particolari cautele a tavola - e non solo a Natale. Dal diabete, all'ipercolesterolemia, alla celiachia, alle diverse intolleranze: tutte situazioni che vedono alzarsi i fattori di rischio durante le feste. In questo senso, soprattutto nei casi più gravi, una chiacchierata col proprio medico potrebbe essere opportuna così da avere consigli personalizzati.