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Volano in formazione, effettuando spettacolari evoluzioni nel cielo. E’ la pattuglia di velivoli battezzata «We Fly!», che si esibisce nel corso di eventi aeronautici sia in Italia che all’estero. Soprattutto per dimostrare che anche chi è afflitto da disabilità, può guidare o pilotare un mezzo, perfino un piccolo aeroplano.

Nella foto con Samantha Cristoforetti, il Colonnello Carlo Calcagno

Passione, dedizione e coraggio. Il team di «We Fly!», ancora una volta, è stato protagonista di un evento davvero spettacolare e molto seguito: «Cielo senza barriere», nell’ambito di «Diversamente uguali». Sabato scorso all’AeroClub di Cremona, organizzato in collaborazione con l’associazione Agropolis Onlus, e con i paracadutisti di SkyTeam Cremona, un grande evento a testimonianza delle fenomenali capacità di queste persone. Stavolta c’era anche una madrina d’eccezione, l’astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea Samantha Cristoforetti, ormai da tempo «testimonial» dell’equipe, tanto che nella sua ultima missione aveva portato in orbita una bandiera con il loro simbolo.

Adesso la pattuglia è già pronta per un evento simile, che si terrà sabato prossimo, 19 maggio, a Ozzano nell’Emilia, nell’ambito dell’iniziativa «Pilota per un giorno».

Altri eventi, sia in Italia che all’estero, sono in programma per quest’anno.

«WeFly», è l’unica pattuglia al mondo che da 11 anni vola con due dei tre piloti disabili. Non effettuano vere e proprie acrobazie aeronautiche, ma evoluzioni di volo comunque spettacolari, in forma stretta, quasi una danza a tempo di musica che mette in evidenza le figure e l’abilità dei piloti, entro i limiti di sicurezza e operabilità.

Il WeFly! Team è composto da Alessandro Paleri, 46 anni, leader, del team, con 3000 ore di volo all’attivo, tetraplegico dal 1987, e Marco Cherubini (45 anni) gregario di sinistra, con circa 2000 ore di volo, paraplegico dal 1995. Non hanno l’uso delle gambe e pilotano i loro aerei ultraleggeri FLYSynthesis «Texan» solo con le mani, grazie a un comando speciale, progettato e realizzato dallo stesso Alessandro che è un ingegnere aerospaziale.

Vola con loro, come gregario destro (non disabile) Erich Kustatscher, istruttore con oltre 30mila ore di volo al suo attivo su aerei ed elicotteri. Completano la pattuglia Pino Di Feo, giornalista e speaker del gruppo, e il pilota e fotografo aeronautico Marco Tricarico.

Da sin. il Col. Carlo Calcagno, il Ten.Col. Marco Iannuzzi (entrambi piloti del Gruppo Sportivo Paralimpico del Ministero della Difesa), Claudio Carnevale (pilota di

velivoli “Tornado”), il ten. col. Walter Villadei, candidato cosmonauta dell’Aeronautica Militare, Donatella Ricci (detentrice record mondiale ad alta quota di autogiro), Pino Di Feo (Fly Team, responsabile comunicazione), e Angelo Castagna (Presidente Aeroclub Cremona)

LE EMOZIONI DI QUANDO SIAMO IN VOLO

«E’ sempre un’emozione ogni volta che si vola» - dice Marco Cherubini - il volo è un grande sogno per molti, e noi ci siamo riusciti proprio grande alla nostra passione. E nel corso dei nostri eventi, vogliamo soprattutto trasmettere questo nostro entusiasmo per avvicinare i disabili al volo, ma soprattutto per mostrare loro che, con passione e determinazione, tutte le difficoltà possono essere superate e i sogni possono essere realizzati».

Oltre agli airshow infatti, il team si impegna ogni anno in giornate dedicate alla promozione del volo per le persone disabili: «Attraverso i battesimi del volo e la partecipazione a convegni ed incontri motivazionali presso le scuole, dedichiamo la nostra esperienza a dare una speranza, ad infondere la voglia di perseguire i propri sogni».

ECCO COME SI FA DIVENTARE PILOTI SE SI È DISABILI

Ma qual’è il segreto, oltre alla passione e la tenacia? : «Per imparare a pilotare un aereo, a prescindere dall’essere diversamente abile o meno, non c’è nessun tipo di differenza - dice Cherubini - La teoria rimane invariata così come la visita medica per conseguire l’attestato, in quanto è un semplice controllo medico. L’unica cosa è che noi durante l’addestramento impariamo da subito a comandare l’aereo, ma abbiamo bisogno di strutture che siano attrezzate per i vari tipi di disabilità».

CRISTOFORETTI: «UN MESSAGGIO DI FORZA E TENACIA PER TUTTI»

Samantha Cristoforetti, Capitano dell’Aeronautica Militare di cui è pilota, e astronauta nella missione “Futura” dell’ASI per la Expedition 42-43 a bordo della Stazione Spaziale per sette mesi, ha partecipato ancora una volta all’evento con il team di cui è madrina: « Lo interpreto non come un messaggio a favore delle persone diversamente abili - ha detto l’astronauta italiana - perchè per me persone come Marco e Alessandro sono d’ispirazione a tutti. La forza, la tenacia, la passione, e anche l’amicizia tra di loro con cui perseguono degli obiettivi, sono stati un esempio per me e possono essere un esempio per tutti».

Alla manifestazione hanno preso parte altri personaggi del mondo dell’aeronautica, anche disabili. Il video allegato a questo articolo, mostra come i piloti riescano in modo autonomo a entrare nell’abitacolo del velivolo per dare inizio ai loro voli.

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