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Leo ha 10 anni e non si sente né maschio, né femmina. «Sono non-binario, così di fatto sono nel mezzo», spiega il ragazzino illustrando la sua storia in una lettera pubblicata su 'Bbc Magazine'. Per la maggior parte della sua vita, Leo ha vissuto come una ragazza, ma questa estate ha cominciato a parlare apertamente della sensazione che questo non fosse sufficiente. Così ha iniziato a vestirsi da ragazzo e ha adottato un nome maschile. Anche questo però non gli sembrava sufficiente. Insieme ai genitori ha iniziato ad approfondire la questione.

«Non sono un maschio, pensavo di esserlo perché non sono interamente una femmina - spiega - Abbiamo provato per un pò, e ho pensato: 'No, non è la cosa giustà. Poi abbiamo fatto qualche ricerca - racconta Leo - e abbiamo scoperto la parola 'genere non binariò, e questo davvero funziona: sono io». Leo ha parlato di questa cosa con la sua insegnante, poi con la mamma, che si è mostrata «completamente dalla mia parte, totalmente interessata».

Leo ha sentito il pieno sostegno della sua famiglia, e si dice entusiasta dei suoi meravigliosi genitori. E anche a scuola, quando l'insegnante ha parlato con la classe delle sensazioni di Leo, i suoi amici hanno reagito tutti con un 'Oh wow, davvero interessantè. «Abbiamo tutti 10 o 9 anni, e vogliamo solo giocare, non vogliamo parlare di roba personale», conclude Leo. Che racconta una conversazione avuta con un'amica: «Non sono un maschio o una femmina. Sono non binario, sono nel mezzo». «Dunque non sei nessuno dei due?», chiede lei. «Non credo - spiega lui - Io sono entrambi».

E poi c'è la questione dei bagni. «Ho molta voglia di usare i gabinetti dei ragazzi perché sarebbe più giusto che usare quelli femminili - scrive - Non mi è permesso ma penso che dovrei essere, invece, in grado di farlo liberamente». Anche se «posso capire - sottolinea - perché molti ragazzi più grandi usano il bagno e potrebbero essere un po' preoccupati per il fatto che lì c'è qualcuno che non ha quello che hanno loro».

Anche adesso, però, Leo si rende conto che fra qualche anno «diventerà più difficile dire che non sono una ragazza». E gli piacerebbe, crescendo, avere la barba. Oggi comunque, dopo averne parlato con gli altri, «mi sento molto più felice di prima - conclude - Mi sento molto più rilassato. Non ho bisogno che le persone capiscano, voglio solo che non siano scortesi».

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