La nausea e il vomito rappresentano i principali effetti collaterali per i pazienti oncologici che si sottopongono alla chemioterapia. Si tratta di condizioni inevitabili, a fronte dei benefici apportati dalle cure, che talvolta finiscono però per limitare la vita dei pazienti: fino a influenzare il loro grado di aderenza alle terapie, potenzialmente salvavita.

Come intervenire in questi casi? Alcune opzioni sono quelle già in uso, ma un nuovo studio appena pubblicato sul «New England Journal of Medicine» lascia intravedere spiragli interessanti dalla somministrazione dell’olanzamina.

NAUSEA E VOMITO DIMINUITI GIÀ DAL PRIMO GIORNO DI CURE

Somministrata, in opposizione a un placebo e in doppio cieco, l’olanzamina ha ridotto sensibilmente la nausea e il vomito nel gruppo di malati oncologici - i tumori al seno e al polmone erano i più rappresentati, nel campione - che avevano iniziato ad assumerla a partire dal primo giorno di chemioterapia. Gli effetti si sono poi confermati fino al quinto giorno di trattamento: in un continuum terapeutico che risulta indicato nelle linee guida per il trattamento del senso di nausea e vomito associato alla chemioterapia.

Gli autori della ricerca, un gruppo di oncologi statunitensi finanziati dal National Cancer Institute, ha somministrato l’olanzamina in associazione a tre antiemetici standard. La combinazione è risultata di gran lunga più efficace rispetto all’impiego di un placebo: sempre somministrato assieme agli stessi farmaci indicati per la riduzione del senso di vomito. Il risultato, a detta degli autori della ricerca, non è da trascurare. Gli antiemetici finora utilizzati hanno infatti sempre avuto una discreta risposta rispetto al senso di vomito, ma non nei confronti della nausea. La combinazione con l’olanzamina si è invece rivelata efficace anche in questo senso.

CONTRO NAUSEA E VOMITO EFFICACE ANCHE LA DIETA

L’olanzamina è un antipsicotico, che viene impiegato per trattare la schizofrenia, gli episodi di mania acuta associati al disturbo bipolare e l’agitazione psicomotoria. Lo studio apre il campo a un nuovo possibile impiego, sebbene rimangano da verificare gli effetti del farmaco durante più cicli di chemioterapia. Quanto alla nausea e al vomito associati alle cure, oltre ai farmaci, ci sono alcuni semplici consigli dietetici che i pazienti possono seguire per ridurre gli effetti collaterali. Gli esperti suggeriscono sempre di frazionare i pasti in 5-6 spuntini affinché lo stomaco non resti mai vuoto e di masticare lentamente il cibo: che deve essere a temperatura ambiente. Durante le cure, meglio preferire alimenti di origine vegetale ricchi di proteine, pesce azzurro e yogurt. Da evitare, invece, i prodotti a base di cereali: specialmente quelli dure, che possono provare irritazioni. Idem dicasi per le proteine di origine animali, il latte e gli alimenti preparati con farine raffinate.

Twitter @fabioditodaro


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