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Una persona che si pesa su una bilanciaABANO TERME (PADOVA) - Dal 18 al 20 aprile gli esperti si riuniranno ad Abano Terme, in Provincia di Padova, per il Congresso della Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle malattie metaboliche (Sicob).

Secondo i medici negli ospedali italiani mancano bilance e strumenti come tac e risonanza magnetica per la taglia degli obesi, e quindi molti si trovano emarginati, senza poter lavorare né ricevere la pensione di invalidità.

"La frequenza statistica di incidenza dell'obesità in Italia è quasi sovrapponibile a quella degli Stati Uniti - ha spiegato Marcello Lucchese, Presidente della Sicob - Negli ospedali quindi dovrebbero esserci bilance capaci di misurare oltre i 140 kg, e le apparecchiature per la Tac o la risonanza magnetica dovrebbero poter accogliere utenti di peso molto elevato o fuori misura. Cosa invece che al momento non è possibile. Di solito, infatti, l'apparecchio per la Tac può sopportare un peso fino a 150 kg e quello per la risonanza magnetica è troppo stretto per far entrare un grave obeso".

Oggi in Italia gli adulti in sovrappeso sono il 36,6% (maschi 45,6%, femmine 28,1%), mentre gli obesi sono il 10,6% (uomini 11,6%; donne 9,5%). Oltre ai problemi negli ospedali, gli obesi devono affrontare molti altri problemi nella quotidianità, a partire dall'acquisto dell'abbigliamento adatto, al salire le scale, dall'uso dei servizi igienici fino al poter entrare in un'automobile.

"Queste persone sono talvolta oggetto di emarginazione sociale e lavorativa - hanno rilevato i medici - Spesso non trovano un'occupazione, ma non hanno i requisiti per essere considerati invalidi a causa di normative che appaiono anacronistiche. Vi sono casi di giovani che pesano oltre 150 kg, malati obiettivamente, non ritenuti invalidi, ma nemmeno protetti né aiutati socialmente in alcun modo".