Circa metà delle donne partecipanti avevano scelto un parto vaginale e le altre un parto cesareo. Fra le donne del secondo gruppo si è registrato un tasso significativamente inferiore di complicazioni, con rischio di morte o di gravi complicazioni dello 0,9% contro il 2,4%. Fra le donne che volevano un parto naturale, questo è stato possibile solo nel 57% dei casi, mentre per il 43% è stato necessario il cesareo per ragioni mediche.
Lo studio è stato condotto dal Centro di ricerca sulla salute della donna e del bambino dell'Università di Adelaide e pubblicata sulla rivista Usa "PLoS ONE" della Public Library of Science. Si tratta della prima analisi volta ad esaminare donne che avevano la scelta fra le due opzioni e a valutare i rispettivi rischi.
"Fino ad ora sono mancate evidenze di alta qualità per paragonare i benefici e i danni delle due modalità programmate di parto, dopo un precedente cesareo - ha scritto l'autrice, Caroline Crowther - Le informazioni di questo studio aiuteranno le donne, i medici e legislatori sanitari a sviluppare servizi di consulenza e a prendere decisioni sulla cura di donne che hanno già avuto un parto cesareo".