Già 6.000 farmacie illegali sul web chiuse nei primi mesi del 2017 e oltre 20.000 bloccate nel 2016. Quello della vendita di farmaci contraffatti online è però un fenomeno difficile da arginare perché, per ogni sito che si
chiude, altrettanti arrivano aprono le proprie vetrine online. A fare il punto il convegno «Contraffazione, un virus da estirpare», promosso da Federfarma Servizi, in collaborazione con la Società Italiana di Urologia (Siu).

Da viagra a anoressizzanti, da anabolizzanti a integratori, quello dell'acquisto di farmaci per vie illegali è un vero e
proprio «mare monstrum» in cui gli italiani navigano senza bussola. Sono i maschi i clienti più affezionati delle farmacie illegali sul web. Tra i prodotti contraffatti più venduti, infatti, quasi 7 su 10 sono «pillole dell'amore»
«Questi siti - spiega Antonello Mirone, presidente di Federfarma servizi - si moltiplicano, sfuggono ai controlli e si nascondono fra le maglie della rete. Questo fenomeno alimentato dagli uomini nasce, in parte, dagli imbarazzi dei pazienti nel aprlare al medico delle difficoltà e dai costi inferiori dei prodotti on line. Ma, va ricordato, solo uno su dieci, contiene il principio attivo in dose adeguata, alcuni ne hanno il doppio e il 25% non ne contiene affatto».

I prodotti acquistati sul web possono contenere tracce di altri principi che mettono a repentaglio la salute, come gli ipoglicemizzanti. Nell'8,5% si trovano impurità pericolose, dall'arsenico al veleno per topi, dall'acido borico alle polveri di cemento.

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