«Focus On: Sexual Health» evento organizzato per il quinto anno consecutivo da FEA-Family Enrichment Association–Onlus in collaborazione con il FAST, Istituto di Filosofia dell’Agire Scientifico e Tecnologico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ha di recente messo al centro il tema della tutela e della promozione della salute sessuale e riproduttiva.
Un evento, quindi, focalizzato soprattutto sui giovani, per invitarli a preservare la loro fertilità, un argomento spesso da loro non considerato con sufficiente importanza. Una leggerezza di cui potrebbero pentirsi amaramente, però, in età adulta quando decidono seriamente di metter su famiglia.
INFERTILITA’ MASCHILE: ATTENZIONE ALL’INQUINAMENTO
«Obiettivo della Convention Giovanile, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, era quello di fornire uno spazio di riflessione idoneo a supportare l’adolescente “ad apprendere relativamente agli aspetti cognitivi, emotivi, sociali, relazionali e fisici della sessualità” al fine di elaborare percorsi intellettuali atti a stimolare la sua volontà nel perseguire comportamenti indirizzati al raggiungimento di “uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale” importante per la salute sessuale, come sostenuto dall’OMS» precisa Cleonice Battista ginecologa del Policlinico universitario Campus Biomedico di Roma.
«La salute sessuale non si limita solo all’ importantissima dimensione biologica perché nella persona umana acquista un significato relazionale sempre specifico: se è collegato con l’amore interpersonale saprà esprimersi con diversi linguaggi senza isolare e deformare il linguaggio del corpo- approfondisce poi Vittoradolfo Tambone, Ordinario di Medicina Legale e Bioetica e Coordinatore del Servizio di Bioetica del Policlinico UCBM - Abbiamo voluto controllare questa ipotesi con un’indagine fatta su un campione di 400 studenti universitari del triennio iniziale che siamo andati a presentare proprio durante il convegno. Ne è emerso che secondo i ragazzi interpellati, il modo più importante di esprimere l’amore è la capacità di ascoltare e di accompagnare la persona amata facendo sentire la propria vicinanza, modalità lontana dalla visione erotizzata dell’amore».
La fertilità si preserva puntando su un adeguato stile di vita
Condurre dall’adolescenza una vita poco regolata, trascurando attività fisica e corretta alimentazione, indulgendo nel consumo di alcol o non disdegnando il consumo più o meno occasionale di droghe può essere deleterio per la fertilità sia maschile sia femminile. «L’adolescenza rappresenta il periodo in cui la propria identità genetica e il tipo di alimentazione maggiormente influenzano l’adeguatezza del microbiota, ossia l’insieme dei microrganismi che albergano nell’addome di ciascun individuo.
Da ciò la necessità di un’adeguata e ampia informazione che sappia contrastare gli effetti di una pubblicità spesso martellante, riducendo l’utilizzo a volte eccessivo di conservanti o comunque di composti che risultano inappropriati per quello che oggi viene chiamato il cervello enterico- precisa Giovan Battista Serra, Past Presidente della Società Italiana di Menopausa che spiega anche- L’attività fisica, se regolare e ben proporzionata, rappresenta una risorsa fondamentale per un buon equilibrio metabolico e per un adeguato sviluppo del sistema muscolo-scheletrico e vascolare.
Sulle altre abitudini/stili di vita quelli più diffusi quali alcol e fumo hanno precise ricadute in una riduzione della fertilità e/o risultano associati /conseguenti a comportamenti sessuali a rischio. Sull’uso di droghe, l’ampio ventaglio di osservazioni consente di ritenere che tutte, da quelle considerate meno pericolose a quelle riconosciute come più dannose, quando abusate a lungo, possono produrre una riduzione diretta o indiretta delle capacità riproduttive».
Un aspetto da tenere ben presente anche alla luce delle parole di Ilaria Malagrinò, dottore di ricerca in bioetica: «La maternità non si riduce al mero ’desiderio del figlio’ che prima o poi si potrebbe avere voglia di realizzare. Riguarda il percorso maturativo della donna e non è detto che debba per forza sfociare nell’oggetto manifesto ’figlio’ e quand’anche fosse quest’ultimo non coinciderebbe con l’oggetto narcisistico, io ideale. Essa, pertanto, viene a coincidere con l’accoglienza, l’accompagnamento e la cura dell’alterità dell’altro, declinata come atteggiamento nei confronti del mondo e dell’altro in generale».
Il pericolo malattie sessualmente trasmissibili
Nonostante le capillari campagne di informazione, i ragazzi faticano a capire l’importanza di fare sesso proteggendosi adeguatamente. Ed ecco perché ogni anno, nel mondo si verificano milioni di nuovi casi di infezioni sessualmente trasmesse (IST).
Le IST più conosciute sono sicuramente la sifilide, la gonorrea e l’HIV, ma sono molto diffuse anche le infezioni da Chlamydia, Herpes genitale, Papillomavirus (HPV) e le epatiti virali da HAV, HBV, HCV (Epatite A, B e C). Tutte queste condizioni cliniche possono essere sostenute da batteri, virus, funghi e altri patogeni, e sono acquisite o trasmesse attraverso l’attività sessuale non protetta. I più esposti a contrarle sono i ragazzi nella fascia di età 15-24 anni. Queste infezioni non curate possono degenerare ed essere responsabili di infertilità.
Perché è fondamentale puntare sulla prevenzione andrologica?
«La prevenzione dovrebbe iniziare dall’informazione sui fattori di rischio per la salute riproduttiva e sessuale, anche per i più giovani, e dal concetto che queste fanno parte integrante della salute generale. Questa informazione potrebbe essere affidata all’istruzione scolastica, oltre a campagne dedicate come già facciamo con Amico Andrologo, ed è importante che i messaggi rivolti agli adolescenti siano idonei per contenuto e linguaggio» conclude Andrea Lenzi, Professore ordinario di Endocrinologia e direttore della sezione di Fisiopatologia medica ed Endocrinologia del dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università La Sapienza di Roma, a cui fa eco Daniele Gianfrilli, ricercatore all’Università la Sapienza: «La prevenzione infine, deve necessariamente iniziare in giovane età con l’abitudine alla visita andrologica per gli uomini, così come accade con quella ginecologica per le giovani donne».