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Viaggiare con una protesi e concedersi una vacanza spensierata: è possibile? Sono moltissime le persone che conducono una vita del tutto normale pur vivendo con una protesi che può essere quella di un’anca, di un ginocchio, un impianto cocleare per sentire bene, una protesi al seno, un impianto dentale o i pacemaker cardiaci. Queste persone devono adottare cautele particolari quando si recano in vacanza?

Precauzioni per i portatori di protesi cardiache

I portatori di protesi cardiache devono attenersi ad alcune regole basilari di non trascurabile importanza: «I portatori di Pace Maker (PM), devono tener ben presente che la presenza di un forte campo magnetico può modificare i parametri dell’apparecchio che portano. Pertanto, in caso di visite a fabbriche o laboratori , nei quali siano presenti grossi macchinari, dovranno far presente di essere portatori di PM- spiega Carlo Antona, professore Associato di chirurgia cardiaca all’Università degli studi di Milano che aggiunge - In caso di infezioni contratte per le ragioni più disparate, quali un ascesso dentario, un ascesso gluteo, un’ infezione alimentare, questi pazienti dovranno iniziare una terapia antibiotica perché anche un elettrodo può infettarsi. La stessa accortezza nei confronti delle infezioni la devono usare anche i portatori di protesi cardiache biologiche e meccaniche. I pazienti portatori di quest’ultime, inoltre, devono prestare la massima attenzione nei confronti della terapia anticoagulante che seguono. Gli anticoagulanti, infatti, poiché riducono la capacità del sangue di coagulare, devono essere costantemente dosati. La dose giornaliera viene fissata in base al valore dell’I.N.R. Pertanto, recandosi in Paesi lontani, sarà bene informarsi preventivamente sulla presenza di Centri clinici che possano eseguire questo esame. Tutti i Laboratori riportano un valore indicizzato, pertanto non si corre il rischio di avere risultati diversi in Laboratori diversi».

Più in generale i portatori di Protesi Cardiache devono sempre far attenzione all’igiene, problema critico in molti Paesi del mondo che può compromettere la vita della protesi e di conseguenza del paziente.

Attività fisica e protesi mammarie

Assodato che chi si è sottoposto a un intervento di mastoplastica additiva al seno può volere in aereo senza problemi di sorta è bene tenere presente, per quelle che decidono di sfruttare le vacanze per praticare sport, che anche qui non ci sono restrizioni. «Ovviamente il suggerimento è quello di evitare traumi al seno. Anche il tiro con l’arco, che fino a qualche tempo fa veniva sconsigliato per il possibile trauma creato dal cordino, può essere praticato indossando la specifica protezione.

Per i primi 3/4 mesi, tuttavia, bisogna evitare anche sport che necessitino di imbracature rigide coinvolgenti il seno quali il jacket del subacqueo o il trapezio del windsurfer o kitesurfer. Questi, con i margini rigidi delle cinghie, potrebbero traumatizzare i tessuti in via di stabilizzazione tra la cute e la protesi. - Spiega Franz Wilhelm Baruffaldi Preis, responsabile chirurgia plastica e ricostruttiva IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, che conclude- Per coloro che si sono sottoposte da poco ad un intervento di mastoplastica additiva la cura deve essere rivolta soprattutto alla protezione delle cicatrici. Fino a quando queste risultino attive cioè rosse, vanno protette dai raggi solari e da indumenti capaci di traumatizzarle, ad esempio reggiseni con ferretto ed ecco perché per la prima stagione viene sconsigliato il topless. Finito il periodo di convalescenza le protesi di silicone fanno parte integrante del corpo. Non ci sono attività fisiche che non si possano fare».

Raccomandazioni generali per protesi acustiche e dentarie

Chi è portatore di una protesi acustica non dovrebbe dimenticare di pulire accuratamente l’apparecchio la sera prima di mettersi a letto anche in villeggiatura, poiché su tali dispositivi possono accumularsi batteri e potenziali agenti patogeni.

Chi ha problemi di udito, se prende l’aereo, inoltre, dovrebbe tener presente che non può sedersi vicino alle uscite di emergenza, poiché in caso di pericolo il personale di volo fa affidamento sull’aiuto proprio di chi siede vicino alle uscite di emergenza, meglio non occuparle quindi se l’udito non è perfetto e non si è sicuri di capire immediatamente come comportarsi in caso di pericolo.

Anche chi convive con una protesi mobile in bocca prima di partire la dovrebbe far controllare, poiché può succedere che vi siano iniziali processi di fatturazione che dapprima passano inosservati, ma possono velocemente decorrere verso la rottura completa. Chi è portatore di protesi dentarie fisse o rimovibili ancorate a impianti osteointegrati, dovrebbe munirsi prima della partenza, dei codici degli impianti: in modo che in caso di necessità ovvero di svitamenti o decementazioni , sarà più facile per il dentista identificare la componentistica implantare corretta, per risolvere il problema.