Un coro di persone colpite da afasia e che con la musica riescono a esprimersi. L'iniziativa si chiama «La voce dell'afasia» e verrà presentata venerdì 11 ottobre, alle 16.30, al Presidio Sanitario San Camillo di Torino, in strada comunale Santa Margherita 136. A fine maggio, nel 2018, il concerto dei pazienti seguiti da A.L.I.Ce. Cuneo onlus, che si era tenuto nel gazebo del San Camillo, era stato un successo. Adesso il passaggio successivo, ovvero il progetto di creare in pianta stabile un coro formato da persone afasiche. Il progetto è dell'associazione «Musica e cura», il cui fondatore Maurizio Scarpa è il responsabile del servizio di Musicoterapia al San Camillo.
Musicista e musicoterapeuta, nel corso degli anni Scarpa ha potuto verificare concretamente i benefici che le sette note portano nel mondo di chi è stato colpito dall'afasia come esito di un ictus. Ha introdotto la musica nel San Camillo con la rassegna concertistica«Musica in ospedale» e lavora con i pazienti della struttura che hanno difficoltà nell'espressione vocale. Un'attività che ha spinto il San Camillo a farsi parte integrante del progetto di nascita di un coro stabile formato da queste persone, con l'obiettivo di garantire loro la possibilità di riprendere, o cominciare, un percorso di riabilitazione che vada a inserirsi in un adeguato contesto sociale, culturale e umano. L'idea è far sì che queste persone non entrino in una fase di isolamento, ma siano completamente all'interno del tessuto sociale. E il canto, come forma di espressione, concede tale opportunità.
Il coro avrà come obiettivo la riabilitazione attraverso la musicoterapia e l'attività corale. Un'attività che avrà anche un aspetto pubblico, con esibizioni concertistiche. Il gruppo comprenderà tra 25 e 30 persone, il progetto coinvolgerà a livello cittadino strutture e specialisti che trattano tale problematica. Perché l'afasia abbia finalmente espressione attraverso tante voci che diventano una sola: quella di un coro