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Due decessi a Milano, tra luglio e dicembre. Una morte sospetta in Campania, registrata ieri sera. Un’altra a Roma, seppur «atipica». Ma soprattutto 58 casi e almeno 13 decessi accertati in Toscana, negli ultimi quindici mesi: il più recente nelle scorse ore, vittima un bambino di quasi due anni .

L’allarme per la meningite è confermato dai numeri, che nelle ore che portano alla fine del 2016 stanno segnalando un’imprevista concatenazione degli eventi.

L’INSIDIA ATTUALE E’ RAPPRESENTATA DAL MENINGOCOCCO C

Tutte le morti, a eccezione di quella di Roma, sono state provocate dal batterio Neisseria menigitidis, noto anche come meningococco. Sono noti 13 tipi di questo batterio, di cui cinque (A, B, C, Y, W135) rilevanti dal punto di vista clinico. I sierotipi B e C sono responsabili della maggior parte dei casi in Italia e al secondo sono da ricondurre i decessi registrati in Toscana e a Milano: vittime due studentesse universitarie.

Ma la meningite virale può essere provocata anche da altri due batteri: l’haemophilus influenzae B e lo pneumococco. Ciò che è bene sapere è che esistono i vaccini contro tutti e quattro i patogeni. L’emergenza attuale, come detto, riguarda il meningococco C, per cui la vaccinazione dal 2005 rientra tra quelle raccomandate e dunque gratuite. Viene somministrato tra il dodicesimo e il quindicesimo mese di vita. Ma la Toscana, da febbraio, ha deciso di estendere l’offerta gratuita su richiesta alle persone residenti (o con domicilio sanitario) nell’area dell’Asl Toscana Centro (province di Firenze, Prato, Pistoia).

L’opportunità è a disposizione anche di chi è in grado di dimostrare di aver frequentato la stessa comunità in cui si è verificato un caso di sepsi (o meningite) da meningococco C nei dieci giorni precedenti l’inizio dei sintomi con contatto stretto. L’antidoto è fornito gratuitamente a tutti i cittadini residenti in questa zona, mentre gli over 45 che vivono in altre aree della Toscana possono ricevere la vaccinazione con un ticket ridotto (al momento i costi oscillano tra 35 e 60 euro, in base all’Asl di competenza).

QUALI VACCINAZIONI IN ITALIA CONTRO LA MENINGITE?

Oltre a quella contro il meningococco C, il Piano Nazionale Vaccini (dunque senza costi per l’utente) comprende la vaccinazione contro lo pneumococco. Non ancora quelle contro il meningococco ACYW135 e quello contro il meningococco B, disponibile in Italia dal 2014. Due sono i vaccini attualmente disponibili per la meningite da pneumococco: uno raccomandato per i bambini di età inferiore ai cinque anni (utilizzabile anche a chi ha 50 o più anni), un altro utilizzato per gli anziani. Contro il meningococco ACYW135 è disponibile (a pagamento) un vaccino tetravalente. Sebbene sia importante seguire l’apposito calendario, è possibile vaccinarsi contro la meningite a qualsiasi età.

MENO PAURA DI FRONTE ALLE MENINGITI VIRALI

Diverse e meno gravi sono le meningiti virali, che talvolta non vengono nemmeno diagnosticate come tali, poiché i sintomi sono molto simili a quelli di una comune influenza. La causa più comune di meningite virale è costituita dagli enterovirus, che circolano nella popolazione in particolare nei mesi estivi. Seugono i casi determinati dall’herpes simplex virus di tipo 2, del virus varicella zoster e dall’herpes simplex virus di tipo 1.

Twitter @fabioditodaro

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