Ad essere maggiormente in pericolo sono le donne, in cui il consumo eccessivo di questo tipo di bevande può arrivare ad aumentare la probabilità della formazioni di coaguli di sangue nel cervello addirittura fino all'83%.
Gli esperti hanno monitorato per 18 anni la salute di 39.786 uomini e donne giapponesi che all'inizio dello studio avevano un'età compresa tra i 40 e i 59 anni. Nell'arco di questo periodo si sono verificati 453 casi di ischemia cardiaca e 1.922 ictus, di cui 859 di tipo emorragico e 1.047 di tipo ischemico.
Incrociando questi dati con quelli relativi al consumo di bibite analcoliche, rilevate mediante questionari sulle abitudini alimentati, gli scienziati hanno scoperto che le donne che ne fanno uso hanno il 21% in più di probabilità di incorrere in un ictus rispetto a quelle che ne assumono quantità più basse.
Dato che nel caso degli uomini l'associazione rilevata non è risultata significativa, i ricercatori hanno dedotto che il consumo di bevande gassate e zuccherate è corrisposto a un rischio di ictus ischemico principalmente per il gentil sesso.
Tra l'altro, fra le donne coinvolte nello studio quelle che ne consumavano di più ne bevevano una quasi tutti i giorni, davvero un po' troppe se si considera che l'ictus non è l'unico problema che può determinare queste bibite, che fanno ingrassare, gonfiano, promuovono il diabete, rovinano i denti e sono nemiche della salute del cuore.