Un economico antiossidante - blu di metilene - già impiegato in medicina (per la cura di una malattia del sangue) si è rivelato un possibile prezioso prodotto contro l'invecchiamento della pelle.
Infatti il blu di metilene ha dimostrato potenti effetti anti-aging in uno studio pubblicato sulla rivista “Scientific Reports” e condotto in laboratorio su cellule cutanee e su modelli 3D di pelle umana in provetta.
Secondo l'autore del lavoro, Zheng-Mei Xiong, professore di biologia cellulare e genetica molecolare presso la University of Maryland, alla luce di questo lavoro il blu di metilene potrebbe essere aggiunto in tutta sicurezza in prodotti cosmetici per aiutare a combattere l'invecchiamento della pelle.
Di certo la pelle è il principale specchio degli anni che passano: con l'età diviene meno elastica, più sottile e secca, viene segnata dalle rughe. A livello cellulare tutti questi cambiamenti corrispondono al naturale processo di senescenza delle cellule cutanee, che diventano quindi meno capaci di riprodursi e di produrre collagene (la molecola "elasticizzante" la cute). I ricercatori hanno provato a contrastare questo naturale processo di invecchiamento testando varie sostanze con proprietà antiossidanti tra cui il blu di metilene.
A livello cellulare (i ricercatori hanno usato campioni di cellule prese dalla pelle di anziani e di individui di mezza età) il blu di metilene è risultato in grado di rallentare il processo di senescenza, come evidenziato dalla diminuita presenza di molecole (marcatori) tipiche della terza età. Sui 'modellini' di pelle umana in 3D sono stati osservati marcati segni di ringiovanimento, in particolare aumentata ritenzione idrica e spessore cutaneo, segni tipici di una pelle più giovane.
Serviranno ora dei test su animali e poi sull'uomo per confermare il potenziale anti-aging di questa economica molecola