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Per tutto esiste una giusta misura, anche quando si tratta di strette di mano. Se quelle decisamente lunghe e vigorose del presidente Usa Donald Trump sono diventate celebri, una ricerca scientifica mette in guarda contro gesti fuori misura: potrebbero causare più danni che benefici, in termini di rapporti sociali.

I ricercatori dell'University of Dundee (Gb), infatti, suggeriscono che una stretta di mano che duri più di 3 secondi potrebbe deteriorare una relazione di lavoro, arrivando persino a scatenare ansia. Con un impatto negativo a livello professionale e relazionale. I ricercatori hanno condotto una sperimentazione su un piccolo gruppo di volontari, in tutto 36 persone, scoprendo che i partecipanti hanno mostrato meno piacere dopo una stretta di mano troppo lunga, e anche più ansia.

Secondo la responsabile della ricerca, Emese Nagy, «le strette di mano sono un saluto particolarmente importante e possono avere conseguenze a lungo termine per le relazioni che instauriamo. Ci sono prove che suggeriscono che molti comportamenti, come gli abbracci, dovrebbero rientrare in una finestra di circa tre secondi - spiega - E questo studio ha confermato che le strette di mano che si limitano a questo lasso di tempo sembrano più naturali ai partecipanti».

D’altra parte la letteratura è piena zeppa di descrizioni e consigli su un gesto così antico e confidenziale. Addirittura ci sono precise classificazioni dei vari tipi di stretta e di come ognuno di questi corrisponda ad un certo carattere o a una certa intenzione di chi pone in essere l’azione.

Dall’uomo d’affari che riserva al suo interlocutore una stretta di mano forte e decisa che indica la volontà di avere controllo sulla situazione, a chi porge la mano con il palmo all’insù, il che denota un atteggiamento servile «mendicante» e pronto a farsi comandare e ad obbedire. Dal saluto con una estremità fredda e bagnata, quindi sfuggente e poco affidabile, alla stretta «allargata» al resto del braccio che denota la volontà latente di «possedere» l’altro.

Dunque attenzione a come vi porgete al primo incontro, in qualunque tipo di contesto. Le mani dicono tanto di voi e potrebbero giocarvi un brutto scherzo se non le muovete a dovere.

Per tutto esiste una giusta misura, anche quando si tratta di strette di mano. Se quelle decisamente lunghe e vigorose del presidente Usa Donald Trump sono diventate celebri, una ricerca scientifica mette in guarda contro gesti fuori misura: potrebbero causare più danni che benefici, in termini di rapporti sociali.

I ricercatori dell'University of Dundee (Gb), infatti, suggeriscono che una stretta di mano che duri più di 3 secondi potrebbe deteriorare una relazione di lavoro, arrivando persino a scatenare ansia. Con un impatto negativo a livello professionale e relazionale. I ricercatori hanno condotto una sperimentazione su un piccolo gruppo di volontari, in tutto 36 persone, scoprendo che i partecipanti hanno mostrato meno piacere dopo una stretta di mano troppo lunga, e anche più ansia.

Secondo la responsabile della ricerca, Emese Nagy, «le strette di mano sono un saluto particolarmente importante e possono avere conseguenze a lungo termine per le relazioni che instauriamo. Ci sono prove che suggeriscono che molti comportamenti, come gli abbracci, dovrebbero rientrare in una finestra di circa tre secondi - spiega - E questo studio ha confermato che le strette di mano che si limitano a questo lasso di tempo sembrano più naturali ai partecipanti».

D’altra parte la letteratura è piena zeppa di descrizioni e consigli su un gesto così antico e confidenziale. Addirittura ci sono precise classificazioni dei vari tipi di stretta e di come ognuno di questi corrisponda ad un certo carattere o a una certa intenzione di chi pone in essere l’azione.

Dall’uomo d’affari che riserva al suo interlocutore una stretta di mano forte e decisa che indica la volontà di avere controllo sulla situazione, a chi porge la mano con il palmo all’insù, il che denota un atteggiamento servile «mendicante» e pronto a farsi comandare e ad obbedire. Dal saluto con una estremità fredda e bagnata, quindi sfuggente e poco affidabile, alla stretta «allargata» al resto del braccio che denota la volontà latente di «possedere» l’altro.

Dunque attenzione a come vi porgete al primo incontro, in qualunque tipo di contesto. Le mani dicono tanto di voi e potrebbero giocarvi un brutto scherzo se non le muovete a dovere.