La terapia ormonale adiuvante è assunta dalla maggioranza delle donne con tumore al seno, oltre il 75%, già andate incontro a intervento chirurgico. Lo scopo è quello di abbassare i livelli di estrogeni, ormoni che stimolano la proliferazione delle cellule tumorali, per ridurre il rischio di recidive e di metastasi. Uno degli effetti collaterali di queste terapie è la fragilità ossea eppure il 62% delle donne in trattamento ormonale adiuvante riferisce di non aver ricevuto informazioni complete sugli effetti collaterali.
«Tra i 50 e i 69 anni una donna su diciotto si ammala, ma anche le donne giovani sotto i 50 anni sono colpite: una su quarantadue si trova a dover affrontare la malattia» sottolinea il professor Daniele Santini, responsabile del day hospital di oncologia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma «Il tumore al seno che esprime recettori estrogenici necessita di terapie ormonali adiuvanti che riducono il rischio che la malattia si ripresenti. La deprivazione estrogenica inibisce la proliferazione delle cellule tumorali ma porta anche alla riduzione degli effetti benefici degli estrogeni, tra i quali la protezione dell’osso. Nelle donne in postmenopausa in terapia ormonale adiuvante si registra una perdita annua del 3% dell’intera massa scheletrica, che sale fino al 7% nelle donne in premenopausa».
La riduzione degli estrogeni porta a una riduzione della quantità e un’alterazione della qualità dell’osso dovute ad un eccessivo riassorbimento di quest’ultimo. «Il dolore può essere il primo sintomo di questo danno alle ossa, immediato ed acuto, che si manifesta a poche settimane dall’inizio della terapia ormonale adiuvante» dichiara la professoressa Maria Luisa Brandi, endocrinologia dell’Università degli Studi di Firenze e presidentessa F.I.R.M.O., Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso «Le donne in terapia ormonale adiuvante vanno inevitabilmente incontro a fragilità ossea ed è importante intervenire tempestivamente, perché possiamo prevenirla o curarla incrementando la densità e la resistenza alle fratture. Grazie a farmaci anti-riassorbitivi, a cui le donne con tumore al seno in terapia ormonale adiuvante hanno diritto rientrando automaticamente nella nota di rimborso, si è in grado di ridurre il rischio di fratture da fragilità ossea fino al 50%».
Per sensibilizzare sull’aumentato rischio di osteoporosi e sulla necessità di prestare attenzione al benessere delle proprie ossa è stata lanciata la campagna "Ora pOSSO, le donne con tumore al seno contro la fragilità ossea" (hashtag #oraposso www.oraposso.it) promosso da Amgen ed Europa Donna Italia e con l'egida di F.I.R.M.O. Onlus. Ora pOSSO è attiva sulla pagina FB di Europa Donna Italia, dove verranno divulgati approfondimenti tematici. La prossima diretta è programmata per il 18 dicembre alle 17.30 con Lucilla Titta, ricercatrice e Nutrizionista presso l'Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Le altre dirette verranno annunciate di volta in volta e affronteranno i tempi: fragilità ossea, psicologia e sessualità, esercizio fisico.