Settembre 2017 è stato il mese con più donazioni di organi nella Regione Lazio. «Sonio 28 gli accertamenti di morte cerebrale che hanno portato a 19 donazioni, di cui 13 multi-organo. Senza contare che grazie alla rete trapiantologica del Centro Nazionale Trapianti sono stati trapiantati nel Lazio altri 8 organi provenienti da tutta Italia», spiega Rodolfo Lena, presidente della Commissione Politiche Sociali e Salute della Regione Lazio.
«Non si tratta solo di freddi numeri, ma di importanti segnali di un sistema che funziona e che va sempre più supportato. Accolgo con piacere la notizia dell’imminente attivazione nella Regione Lazio del nuovo portale web eReferral - aggiunge Lena - che consentirà ai medici che hanno in cura pazienti che sono potenziali candidati al trapianto di fegato, di sottoporre la richiesta per via elettronica, per una rapida valutazione da parte di specialisti epatologi dei trapianti. Il progetto è stato realizzato e implementato presso le Unità di Epato-Gastroenterologia del Policlinico Umberto I - Università La Sapienza e del Policlinico Tor Vergata, dove operano due dei Centri Trapianto di fegato romani e sarà operativo a breve anche presso gli altri centri trapianto della Regione Lazio. La prossima tappa deve essere la maggiore informazione. Ciò passa attraverso gli uffici dedicati presenti in ogni azienda sanitaria, ma soprattutto attraverso una capillare diffusione della cultura della donazione».
«A tal fine la Regione Lazio ha aderito alla campagna di comunicazione “Diamo il meglio di noi”, con il coinvolgimento del Centro Regionale Trapianti, nell’ambito della campagna informativa mirata ad una corretta informazione circa la donazione di organi e la cultura del trapianto - conclude Leda - La stessa Regione ha inoltre aderito anche al progetto per l’attivazione del protocollo di ricerca “Trapianto e adesso… Sport” contribuendo, attraverso l’area competente in materia di Sport, alla creazione di una rete di centri sportivi, con personale addestrato dal Centro Nazionale Trapianti, al fine di garantire la possibilità ai pazienti trapiantati di accedere al programma sportivo».