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La dieta Mima Digiuno in combinazione con la chemioterapia aiuta il sistema immunitario a riconoscere e uccidere le cellule maligne. Lo ha dimostrato uno studio condotto su modelli murini di cancro al seno e melanoma dal gruppo di Valter Longo, direttore dell’Istituto di Longevità della University of Soutern California a Los Angeles presso la Davis School of Gerontology e responsabile del laboratorio di Longevità e Cancro dell’IFOM di Milano. Un secondo studio, apparso su BMC Cancer e condotto su pazienti oncologici, ha mostrato che la dieta Mima Digiuno è sicura per l’uomo e può proteggere l’organismo dagli effetti collaterali della chemio.

Che cos’è la Dieta Mima Digiuno

Si tratta di un regime alimentare ipocalorico specificatamente ideato dagli scienziati per simulare il digiuno. La sua adozione, come è stato di recente dimostrato proprio dal gruppo di Longo, apporta numerosi benefici all’organismo, fino a rallentarne l’invecchiamento e aumentarne la longevità. Inoltre, questa dieta mette in moto dei processi chiave per la riparazione cellulare che riducono i sintomi in caso di sclerosi multipla.

Il digiuno potenzia il sistema immunitario

I ricercatori sono partiti dai risultati già ottenuti su tessuti tumorali, secondo i quali il digiuno a breve termine mette le cellule maligne in condizioni di malnutrizione e agevola l’efficacia delle terapie chemioterapiche.

Dallo studio, appena apparso su Cancer Cell e condotto sui topi con tumore mammario, è emerso che un ciclo di quattro giorni di dieta Mima Digiuno, in associazione al trattamento con chemioterapici doxorubicina e ciclofosfamide, ha dato gli stessi risultati di un breve digiuno totale (due giorni) a sola acqua: rallentamento della crescita dei tumori e allo stesso tempo protezione delle cellule sane.

Inoltre, i ricercatori hanno visto che tre cicli di tale dieta abbinati alla terapia con doxorubicina hanno portato ad un aumento del 33 % dei livelli di globuli bianchi che uccidono le cellule cancerose e raddoppiato il numero di cellule progenitrici nel midollo osseo, ovvero quelle che danno origine alle cellule T, cellule B e cellule «natural killer» K. Infine, si è registrata una maggiore efficacia di queste ultime nell’attaccare ed uccidere il tumore. Una buona notizia anche in virtù del fatto che l’immunosoppressione è uno degli effetti collaterali dei trattamenti chemioterapici.

In particolare, la Dieta Mima Digiuno promuove l’eliminazione delle cellule T regolatrici, che sono una sorta di “difesa” del tumore e consentono alle cellule maligne di sottrarsi alla risposta immunitaria. Alla base di questo meccanismo di espulsione, vi sarebbe la riduzione del livello di un enzima interno alle cellule T regolatrici e chiamato eme ossigenasi. Elevato nei tumori, inganna il sistema immunitario inducendolo a ritenere che le cellule tumorali non vadano uccise. La dieta ipocalorica ne determina una riduzione, facilitando così l’azione dei chemioterapici.

La Dieta è «Sicura e praticabile» dal paziente oncologico

Altri studi condotto da Longo su pazienti oncologici avevano dimostrato che i meccanismi scatenati da una dieta ipocalorica che simula il digiuno predispongono l’organismo a ricevere il trattamento, le cellule tumorali soffrendo la mancanza di glucosio in circolo e le cellule sane attivando una sorta di modalità protettiva che le preserva dagli effetti tossici della chemio. Il nuovo studio, apparso su BMC Cancer, è stato condotto su 18 pazienti e mostra che un ciclo di 3 giorni di Dieta Mima Digiuno è praticabile in tutta sicurezza e diminuisce gli effetti tossici della chemioterapia. Gli autori sono convinti che una dieta ipocalorica che simula il digiuno, monitorata dal medico, possa rinforzare l’efficacia dell’immunoterapia in una gamma più ampia di tumori.

Un meccanismo difensivo di origine evolutiva

Per Valter Longo non è chiaro se tale risposta immunitaria dell’organismo alla dieta sia un meccanismo evolutivo volto a proteggerci dalle malattie. In questo caso, potrebbe essere la costante abbondanza di cibo che ci circonda ad impedirci di sfruttare questo prezioso meccanismo difensivo. Così, spiega Longo, «non utilizziamo più questi sistemi protettivi naturali che permettono all’organismo di uccidere le cellule tumorali. Adottando una dieta mima digiuno, mettiamo il nostro corpo nuovamente nelle condizioni di sfruttare questi meccanismi sofisticati capaci di identificare e uccidere naturalmente le cellule maligne e non quelle sane».

Tutte le evidenze fin qui accumulate suggeriscono che la dieta mima digiuno possa essere un’efficace soluzione, e pressoché a costo zero, per potenziare il sistema immunitario negli individui sani e malati, pazienti oncologici inclusi. Per saperne di più, a settembre uscirà il libro di Valter Longo “La dieta della longevità”, pubblicato da Vallardi, e tutti i proventi saranno devoluti alla ricerca sul cancro.

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