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Il ministero della Salute ha emanato una circolare con le prime indicazioni operative a Regioni e Province autonome per l'attuazione del decreto leggesio vaccini. La Circolare ribadisce che l'obiettivo del provvedimento è di rendere obbligatorie le vaccinazioni nei confronti di malattie a rischio epidemico, al fine di raggiungere e mantenere la soglia di copertura vaccinale del 95%, come raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità. Ecco alcuni contenuti nel dettaglio.

PER CHI E' IN RITARDO
C'è un piano di recupero personalizzato e sotto valutazione medica per i bambini non sottoposti alle vaccinazioni come previsto dal calendario ottimale che scatta al 61esimo giorno di vita. Secondo quanto riporta la Circolare, «il recupero dei non vaccinati o dei vaccinati parzialmente, a cura delle Asl competenti, necessita di una valutazione da parte del sanitario che dovrà, in particolare - si legge nel documento - tenere in considerazione diversi elementi, quali: vaccini e numero di dosi già somministrati, età del minore, numero di dosi necessarie a completare ciascun ciclo a seconda dell'età e della presenza di eventuali condizioni cliniche, intervallo tra le dosi raccomandato in scheda tecnica e tra vaccini diversi, esistenza di prodotti combinati, possibilità di associare nella stessa seduta più vaccini».

LA PROCEDURA FINO AL TRIBUNALE
Se l'Asl conclude che un minore fra 0 e 16 anni non è stato sottoposto alle vaccinazioni secondo calendario, partono vari step che vanno da una comunicazione alla famiglia all'eventuale sanzione da 500 a 7.500 euro, fino alla segnalazione al Tribunale per i minorenni come ultimo passaggio. Prima l'azienda rivolgerà ai genitori/tutori un invito scritto, eventualmente corredato di materiale informativo. In caso di mancata risposta, i genitori/tutori verranno nuovamente contattati via raccomandata per un colloquio. Se non dovessero presentarsi, o se dopo il confronto continueranno a non far vaccinare il figlio, l'Asl contesterà formalmente l'inadempimento dell'obbligo vaccinale. La sanzione potrà essere applicata anche se il minore ha superato i 16 anni, purché la violazione si stata verificata prima. A prescindere dal numero di vaccinazioni omesse - si chiarisce ancora nella Circolare - la sanzione è una sola, ma il suo ammontare dipenderà anche dal numero di obblighi vaccinali non adempiuti. Una nuova sanzione è invece possibile se, successivamente alla prima, i genitori/tutori dovessero incorrere nella violazione di un obbligo vaccinale nuovo e diverso, incluso un eventuale richiamo vaccinale. La segnalazione al Tribunale per i minorenni avviene se, decorso il termine indicato nell'atto di contestazione, l'inadempimento rimane.

IL TELEFONO

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