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Quasi 86 milioni di compresse vendute in 18 diciotto anni. L’Italia, nel festeggiare la maggior età del Viagra, s’è confermata in cima (seconda alle spalle della Gran Bretagna) alla classifica dei consumi di farmaci per combattere la disfunzione erettile, che impedisce di mantenere un’erezione sufficiente a garantire un rapporto sessuale completo.

La notizia è stata data nel corso del congresso della Società Italiana di Urologia, tenutosi nei giorni scorsi a Venezia. L’occasione è servita anche tracciare una mappa dei consumi, sulla base dei dati elaborati da Ims Health. Tra le regioni, in cima alla classifica dei consumi c’è la Lombardia, seguita da Emilia-Romagna, Toscana e Liguria. L’area del Paese dove si consuma meno Viagra è la Basilicata: con solo 230 pillole blu ogni mille over 40. In linea generale nelle città del Sud Italia i consumi si attestano su valori al di sotto della media. Tra le città, in cima alla graduatoria c’è Roma (oltre 570mila pastiglie vendute nel 2013).

UN CONSUMATORE SU 4 HA MENO DI 40 ANNI

Ha rivitalizzato uomini ormai sfiduciati. Ma pure contribuito a rovinare alcune famiglie. Il capostipite dei farmaci utilizzati per la cura della disfunzione erettile «rappresenta il simbolo della seconda rivoluzione sessuale, dopo quella innescata dalla pillola anticoncezionale», per dirla con le parole di Giuseppe Morgia, direttore della clinica urologica dell’azienda ospedaliero-universitaria di Catania.

Ma se da una parte c’è il successo, dall’altra emerge una fonte di preoccupazione. La possibilità di trattare la disfunzione erettile ha portato allo «smascheramento» di una condizione di cui gli uomini prima faticavano a parlare. D’altra parte, però, il cambiamento radicale nelle abitudini degli uomini italiani ha contribuito a far nascere alcuni eccessi: come l’utilizzo del Viagra anche tra chi non ne avrebbe bisogno, che lo assume soltanto per «potenziare» le proprie performance, comunque sufficienti. Come se si trattasse di un afrodisiaco, in sintesi, e non di un farmaco. «

«Colpa di una cultura della sessualità che fa perdere di vista ai più giovani alcune certezze della scienza: la media di un rapporto sessuale è compresa tra sei e sette minuti», chiarisce Vincenzo Mirone, direttore della clinica urologica del policlinico Federico II di Napoli e segretario generale della Società Italiana di Urologia.

Si sta dunque assistendo a un’ascesa del fenomeno delle vendite illegali, che permette ai «consumer» - che gli specialisti distinguono dai pazienti - di acquistare il Viagra anche senza ricetta. A contribuire all’aumento dei consumi negli under 40 (pari a uno su quattro) sono però pure i cattivi stili di vita. L’obesità, il fumo, l’abuso di sostanze alcoliche e la scarsa attività fisica hanno ripercussioni negative anche sulla salute: non soltanto sessuale. Al punto che Mirone sottolinea: «Simili scelte portano a un calo dei livelli di testosterone. Da qui ha inizio una cascata di eventi che porta alla composizione del quadro tipico della sindrome metabolica, di cui la disfunzione erettile è un sintomo».

Aggiunge Tommaso Prayer Galetti, urologo dell’azienda ospedaliero-universitaria di Padova: «Un paziente che presenta una disfunzione erettile dovrebbe essere visitato sempre da un cardiologo. La difficoltà nel raggiungere e mantenere l’erezione può essere un segnale d’allarme anche per il cuore».

QUATTRO I FARMACI DISPONIBILI CONTRO LA DISFUNZIONE ERETTILE

Oggi il Viagra, lanciato sul mercato nel 1998 dalla Pfitzer, è nel frattempo divenuto disponibile anche sotto forma di farmaco generico: può costare un terzo rispetto al prodotto «branded» ed essere acquistato col nome della molecola, sildenafil (più di ottanta le aziende produttrici).

Le sue qualità, sia nella forma griffata sia in quella generica, «restano ancora le più apprezzate, nonostante nel tempo siano giunti sul mercato altri tre farmaci in grado di contrastare la disfunzione erettile», è il pensiero di Francesco Scaglione, ordinario di farmacologia clinica all’Università Statale di Milano. Nell’ordine: tadalafil (nome commerciale Cialis), verdenafil (Levitra) e avanafil (Spedra). Potenzialità meno mantenute nel tempo ed effetti avversi maggiori non hanno però intaccato il predominio sul mercato del sildenafil, «la cui modalità d’azione è piuttosto veloce (si può assumere anche mezz’ora prima di avere un rapporto sessuale, ndr) e dotato di un’efficacia che può protrarsi dalle tre alle sei ore», prosegue l’esperto.

VIAGRA: CHI NON PUÒ?

Il viagra può essere somministrato per una terapia al bisogno (dosi più alte dalla prima somministrazione) o cronica (dosi più basse, ma terapia più lunga). Il fai-da-te è bocciato dagli specialisti. «Quando abbiamo di fronte un paziente con un problema di disfunzione erettile, prima di scrivergli questi farmaci dobbiamo capire se esistano controindicazioni vascolari», chiosa Mirone, ricordando come simili terapie siano sconsigliate in pazienti cardiopatici, già colpiti da un infarto o da un ictus o in terapia antipertensiva.

Twitter @fabioditodaro

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