Un interessante riflessione deve essere fatta sulla stagione estiva ormai trascorsa, la quale ha evidenziato dati, rispetto alll'emergenza sanitaria scaturita dal caldo, senza precedenti. Di seguito un rapporto dettagliato pubblicato dal Ministero della Salute che oltre a far riflettere dovrebbe essere un campanello di allarme su quello che oggi sono le estreme condizioni che ogni staggione ci porta a vivere. La prevenzione e nuovi assetti organizzativi dovrebbero essere al centro di ogni organizzazione futura.
Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS) e del Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SiSMG) e degli accessi in pronto soccorso
A cura di Ministero della Salute, Ccm
Abstract
L’estate 2017 è stata a livello nazionale la seconda più calda mai registrata dal 1800, seconda solo a quella del 2003, in particolare per quanto riguardo le temperature del mese di agosto. La valutazione degli effetti sulla salute, monitorata attraverso la mortalità giornaliera e gli accessi in pronto soccorso ha evidenziato nelle 34 città del Piano nazionale un impatto contenuto rispetto agli anni precedenti. In generale la mortalità nella popolazione +65 anni è stata inferiore all'atteso nel mese di luglio, mentre l'ondata di agosto (periodo 31 luglio-10 agosto, con picchi di temperatura massima compresi tra 38-41°C) ha fatto registrare effetti sulla mortalità contenuti e limitati solo a poche città del centro sud, dove l'esposizione è stata particolarmente intensa.
Periodo di riferimento 2017