A cura di: Ufficio Stampa OK Corso Preparto
Durante i nove mesi di gestazione la maggior parte delle donne si rende conto di aver bisogno di una serie di informazioni e di nozioni teoriche che sono ampiamente spiegate nei vari corsi preparto. Una delle perplessità più comuni che attanaglia le future mamme è quella che riguarda il tappo mucoso. Il tappo mucoso è correlato con l'inizio delle fasi preparatorie della dilatazione della cervice, e per tale motivo, la difficoltà nel riconoscerlo e comprenderne la funzione può causare uno stato d'ansia nella partoriente. Vediamo di capire nel dettaglio cos'è il tappo mucoso e come riconoscerlo.
Il tappo mucoso si genera nel momento in cui si avvia la gravidanza. Ha un compito importantissimo, ossia quello di sigillare l'utero e proteggerlo da eventuali aggressioni provenienti dall'ambiente esterno. Questo tipo di muco cervicale si trova nel collo dell'utero e agisce come una potente barriera che impedisce a batteri ed eventuali infezioni di aggredire la gestante e il bimbo che è in lei.
Il tappo mucoso rimane nel collo dell'utero fino alle fasi finali del periodo gravidico, ossia fino al cosiddetto periodo "prodomico" (cioè il momento in cui l'utero inizia a produrre delle piccole contrazioni per prepararsi al parto). Quando il tappo mucoso è espulso, vuol dire che la dilatazione della cervice ha avuto inizio, ma nello stesso tempo non implica che il parto sia prossimo. Ci sono casi in cui il tappo mucoso è espulso qualche giorno (o addirittura anche qualche settimana) prima dell'inizio del travaglio. Se l'espulsione dovesse accadere intorno alle sei settimane prima della data presunta del parto, è necessario contattare il proprio ginecologo, il quale dovrà controllare la chiusura del collo dell'utero e accertarsi che non stia per verificarsi un parto pretermine.
L'espulsione graduale del tappo mucoso si verifica con piccole perdite che avvengono in più giorni, ed è assolutamente indolore. Queste piccole perdite potrebbero passare inosservate poiché la sostanza che viene espulsa è di consistenza gelatinosa e filamentosa, ed è quindi del tutto simile alle normali secrezioni che interessano la vagina. Analizziamo meglio queste perdite: il colore della sostanza espulsa potrebbe essere sia biancastro o rosato e contenere delle striature di sangue, sia tendente al marroncino (in base alla presenza di sangue).Quando invece viene espulsa la sostanza che appartiene alla parte finale del tappo mucoso, le perdite assumono un colore più scuro (poiché si tratta della parte più interna del tappo, dove c'è una maggiore presenza di sangue) e sono più abbondanti. In questo caso si può dire che l'inizio del travaglio è imminente.
Controllare le perdite vaginali (sia per quanto riguarda il colore sia dal punto di vista della quantità) in previsione della perdita del tappo mucoso, è molto importante. Se le perdite dovessero essere abbondanti e caratterizzate dalla presenza di molto sangue (quindi di colore marrone, o anche giallo), ed emanare un odore alquanto sgradevole, è necessario mettersi in contatto immediatamente con il proprio ginecologo.
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