Si sa, dormire aiuta a disintossicarsi, a riequilibrarsi, a riattivare le proprie energie. Così come la carenza o la cattiva qualità del sonno incidono sull'equilibrio di corpo e mente. Eppure è facile diventare schiavi di una sbagliata concezione della produttività, e tralasciare le ore di sonno ritenendole perdita di tempo. Ma quanto davvero si è efficaci e lucidi se non si dorme?

I rischi del dormire poco

Il mondo attuale è fuori, disponibile, tutto da fruire. Le luci non si spengono e i ritmi non decelerano. Se fossimo tutti contadini, però, in inverno, alle quattro del pomeriggio inizieremmo già a rivolgerci verso la notte; lasceremmo gli strumenti di lavoro per portarci verso casa e accendere un fuoco. L'esempio è estremo, ma ci serve per capire che chi lavora con la terra ne segue i ritmi. Dopo la cena c'è un libro o una conversazione, una partita a carte, qualcosa di caldo da bere e poi il cuscino. Quanto bisogna dormire e soprattutto perché farlo? Privarsi del sonno significa alterare la produzione di cortisolo, specie se sussiste un accumulo di ore insonni. Quando il cortisolo va in tilt, al corpo arrivano messaggi di invecchiamento accelerato: disturbi del metabolismo, prestazioni fisiche scadenti. Non solo: se non dormiamo esponiamo il sistema immunitario a una quantità di patologie croniche alquanto serie, ci portiamo verso il consumo eccessivo di zuccheri e quindi verso forme di sovrappeso, obesità, problemi di circolazione. Per far fronte a una sonnolenza che è la normale conseguenza della carenza di sonno, poi, assumiamo stimolanti che diventano concause dell'insonnia.

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