L'inalazione è tra le prime applicazioni degli olii essenziali scoperte dall'uomo: è la più diretta e immediata in quanto le stimolazioni olfattive sono le sole a passare direttamente nella corteccia cerebrale, senza essere filtrate dal centro recettore del talamo, per un'analisi preliminare. Gli aromi sprigionati dalle piante, infatti, sono sostanze volatili molto complesse, che noi percepiamo come odore dal nostro olfatto e tale attività sensoriale è quella maggiormente stimolata dagli olii essenziali.
Le piante cosiddette aromatiche sono quelle che li producono e immagazzinano in cellule speciali, simili a piccole vescicole, come quelle che ricoprono le bucce degli agrumi, che sono le più evidenti. Quando si strofinano le dita sui tessuti vegetali che le contengono, le vescicole si rompono e rilasciano il profumo.
Le funzioni degli olii essenziali per le piante
Le applicazioni degli olii essenziali nascono dall'osservazione del comportamento delle piante che li producono e dalle funzioni che su queste svolgono. Laddove esercitano attività stimolanti sul senso dell'olfatto o del gusto degli esseri viventi, per mezzo di sollecitazioni chimiche-ormonali, altrettanto agiranno sui nostri corrispettivi centri cerebrali. Pertanto l'applicazione servirà a sfruttare l'esalazione del profumo.
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