Il sistema di fototerapia BIOPTRON è una tecnologia medicale che prevede l'utilizzo di un apposito macchinario e che si basa su un esclusivo concetto di fototerapia. Può essere usato per trattamenti di profilassi, terapia e riabilitazione in vari campi medici.
La gamma di apparecchi comprende tre strumenti diversi, che differiscono per dimensione e design ma emettono luce caratterizzata dalle medesime proprietà fisiche e tecniche. Il diametro del filtro varia da 4 cm (BIOPTRON Compact III) a 11cm (BIOPTRON Pro 1) fino a 15 cm (BIOPTRON 2).
La luce BIOPTRON SEMBRA stimolare e modula i processi riparativi e rigenerativi così come il sistema immunitario.
Agisce in modo naturale sostenendo la capacità rigenerativa del corpo e aiuta quindi l'organismo a liberare il suo potenziale di autoguarigione.
La luce blu intensa agisce inoltre biostimolando i tessuti che la ricevono con conseguente attività di fotoringiovanimento.
L'infrarosso (840-900 nm) determina vasodilatazione del microcircolo ed aumento dell'ossigenazione dei tessuti per liberazione di acido nitrico.
Ciò comporta uno stimolo del metabolismo e un'accelerazione dei processi di riparazione tissutali, un effetto antinfiammatorio che riduce gli effetti collaterali flogistici della fototerapia.
L'interazione tre luce blu intensa ed IR può essere fruttata anche con il potenziamento di un fotosensibilizzante in quella che viene denominata terapia fotodinamica (PDT).
La terapia fotodinamica è basata sull'interazione tra un fotosensibilizzante, acido delta aminolevulinico (ALA), l'ossigeno (O2) e una luce specifica (blu o rossa), che dà origine a radicali liberi dell'ossigeno (ROS).
Il fotosensibilizzante ha un'attività fotochemiotossica in grado di danneggiare la cellula che lo ha captato inducendo necrosi o, preferibilmente,apoptosi risparmiando i tessuti sani circostanti.
La reazione fotodinamica è ossigeno-dipendente, infatti l'O2 è necessario per la formazione dei ROS responsabili del danno cellulare, dovuto a perossidazione lipidica, danno di membrana, degenerazione proteica e del DNA.
La luce impiegata appartiene allo spettro del visibile, può essere blu o rossa. La luce blu ha una lunghezza d'onda di 405-420, ed è in grado di penetrare negli strati profondi; la luce rossa ha lunghezza d'onda 632 nm e penetra molto più in profondità.
La luce blu viene captata con molta più facilità dalle cellule fotoattivate, questo rende sufficienti intensità minori per ottenere lo stesso effetto biologico rispetto alla luce rossa.
Non servono a mio avviso per i corpi mobili vitreali ma possono servire per la cute!