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ebola-vaccinoL'ebola e' una grave malattia virale, spesso fatale per l'uomo che si manifesta attraverso una febbre emorragica .Il virus responsabile della malattia e' stato identificato nel 1976 in due focolai contemporanei: uno nello Zaire - repubblica democratica del Congo e l'altro nel Sud Sudan.

Il ceppo virale dell'attuale epidemia si chiama Zaire ebola virus (Zebov) ed e' solo una delle varianti del virus, tutte appartenenti alla famiglia dei filoviridae.

Il contagio dell'ebola puo' avvenire solo con il contatto diretto dei fluidi corporei di una persona infetta. Inoltre, solo chi presenta i sintomi della malattia puo' contagiare altre persone mentre se l'ebola e' in incubazione non c'e possibilità di trasmettere il virus.

La mortalita' media e' intorno al 50 % con punte del 90 % in alcuni paesi.

I fluidi più pericolosi sono; la saliva, il latte materno, il sangue (in particolar modo del naso), le lacrime, lo sperma, l'urina e le feci,il vomito, il catarro e il sudore.

Nei laboratori dell'Irbm Science Park di Pomezia, alle porte di Roma, è stato creato, da un team internazionale di ricercatori italiani e americani, un vaccino contro questa terribile malattia che e' stato testato sulle scimmie e che rende tali animali immuni alla malattia per 10 mesi.

Il vaccino e' frutto del lavoro di Riccardo Cortese e si e' mostrato in grado di proteggere, per almeno 10 mesi, dei macachi dal ceppo zaire del virus, mentre fino ad ora si era riusciti ad arrivare fino a poco piu' di un mese.

Per quanto riguarda l'uomo non e' ancora stato testato nessun vaccino contro l'ebola e nessuno ancora e' disponibile per l'uso clinico.

Pazienti gravemente malati necessitano di terapia intensiva. I pazienti sono spesso disidratati e necessitano di reidratazione orale con soluzioni contenenti elettroliti o fluidi per via endovenosa.

Non è disponibile un trattamento specifico. Si stanno valutando nuove terapie farmacologiche.

I sintomi dell'ebola sono identici a quelli delle malattie endemiche che si manifestano in particolari aree come la malaria, la Dengue o il virus marbung.

La premessa necessaria per parlare di persona infetta da ebola e' che nei 21 giorni precedenti ai sintomi il paziente sia stato nei paesi colpiti o abbia avuto contatti con qualcuno che ci vive.

Febbre alta oltre i 38,5 gradi,mal di testa,astenia,nausea, vomito e diarrea sono i primi campanelli d'allarme.