La Cooperativa Sociale LILIUM, con sede in via Verdi 18 a San Giovanni Teatino, Chieti, opera nell'ambito dell'accoglienza dei minori a rischio di devianza e/o psichiatrici, progettando e attuando interventi educativi, con finalità di recupero dello svantaggio socio-culturale a rilevanza sanitaria, e interventi terapeutici, con finalità riabilitative a livello psicologico e sociale;
I programmi socio-educativi e/o terapeutico-riabilitativi che la Onlus Lilium propone ai suoi utenti sono di durata temporanea e variabile, e finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi: potenziare le abilità carenti; accrescere il repertorio di esperienze di vita; consentire l'espressione del malessere personale e l'apprendimento di una maggiore capacità di gestione dello stesso; sperimentare opportunità di crescita dal punto di vista cognitivo ed affettivo;
Gli utenti della Lilium provengono da tutta l'Italia e dai Paesi Extracomunitari, e sono affidati alla struttura da Servizi Sociali del Comune di residenza e/o dal Servizio di Neuropsichiatria del territorio (ASL), dai Tribunali per i Minori di competenza territoriale e dal Ministero di Grazia e Giustizia.
Il personale operante in Lilium è selezionato in base alle qualifiche specifiche in base ai servizi erogati e richieste dalla legge per il trattamento di utenti con handicap e disturbi psichiatrici e soggetti tossicodipendenti e viene assunto nel rispetto dei contratti collettivi di lavoro nazionali.
Si precisa in proposito che la Lilium sottopone il personale da assumere alle proprie dipendenze in qualità di educatori, infermieri ed operatori a preventivi test psicoattitudinali eseguiti dall'Ufficio A.LA.S.U. diretto dal noto psichiatra e criminologo Prof. Francesco Bruno.
1 OBIETTIVI
L'obiettivo dell'intervento riabilitativo è quello di neutralizzare i fattori della desocializzazione attraverso la promozione di esperienze socializzanti e di acquisizione di competenze e abilità di tipo sociali, pratico-manuali, corporee, cognitive, espressive, artistiche, creative, interpersonali, intrapersonali, gruppali,... e soprattutto attraverso la compartecipazione attiva dell'utente in tutto il processo riabilitativo che lo riguarda.
Gli interventi terapeutici e riabilitativi dell'equipe di lavoro pongono la loro attenzione all'individuo e al suo contesto familiare, al gruppo della comunità intesa come una grande risorsa terapeutica, al territorio e alle istituzioni. Inoltre, l'equipe del Centro Diurno lavora creando una continua integrazione fra i diversi tipi di intervento (sanitario, psicoterapeutico, riabilitativo, sociale) che consente, di monitorare e supportare costantemente la persona e le sue problematiche. Il progetto individualizzato di riabilitazione ha come obiettivo la continuità: l'utente, seguito nel suo percorso riabilitativo, diventa gradualmente capace, dopo le dimissioni, di gestire autonomamente il proprio percorso di vita.
L'attività del Centro si ispira e si indirizza al più rigoroso rispetto delle norme etiche, morali, professionali, sanitarie e giuridiche inerenti l'esercizio della riabilitazione in tutte le sue articolazioni.
L'erogazione dei servizi ai pazienti-utenti avviene nel rispetto di alcuni principi fondamentali che, seppur suggeriti dalla normativa specifica, sono alla base dei valori ai quali il Centro si ispira.
· Uguaglianza e imparzialità
Il Centro si impegna nell'erogazione delle proprie prestazioni ad un rapporto con gli utenti basato sul principio di uguaglianza e di rispetto, indipendentemente dalla razza, dal sesso, dalla lingua, dalla religione, dalle idee politiche. Il servizio è garantito a tutti i cittadini, ed erogato in modo obiettivo ed imparziale.
· Partecipazione
Il Centro promuove le condizioni per valorizzare e rendere concreta la partecipazione e il coinvolgimento degli utenti nella erogazione dei propri servizi.
· Efficienza ed efficacia
Il Centro garantisce l'efficienza organizzativa attraverso l'attivazione di percorsi e procedure gestionali in grado di garantire l'utilizzo ottimale delle risorse umane e strumentali che il C.D. mette a disposizione dei pz..
2 ATTIVITA'
Gli interventi terapeutico-riabilitativi e socio-riabilitativi comprendono tutte le attività di cura e
riabilitazione rivolte al paziente. Gli obiettivi generali della struttura del C.D. riguardano la riabilitazione dell'utente con disabilità mentale che viene aiutato, nel contempo, ad inserirsi o reinserirsi nel contesto sociale raggiungendo, passo dopo passo, un livello ottimale di autonomia, partendo dalle semplici autonomie di base.
Le attività e le iniziative svolte all'interno della Struttura sono:
-Laboratorio
Dal mese di settembre vengono definiti i laboratori cognitivi del gruppo studio che hanno come principale scopo quello di sviluppare e migliorare le capacità cognitive, tenendo conto delle diverse e molteplici difficoltà di apprendimento e delle problematiche presentate dai singoli utenti.
La programmazione stilata riguarda le tre aree di apprendimento:
· Area linguistico – espressiva (scrittura, lettura, sintesi, memorizzazione, attenzione e concentrazione, linguaggio verbale e simbolico);
· Area logico – matematica (calcolo, numerazione, discriminazione, seriazione, classificazione, relazioni di qualità, quantità e pertinenza e simbolizzazione);
· Area tecnico – pratica (raccolta, manipolazione, costruzione, rappresentazione).
Gli obiettivi che si propongono sono:
1. Favorire e sviluppare il processo cognitivo nelle varie fasi previste per ciascuna componente cognitiva attraverso l'utilizzo degli strumenti di laboratorio;
2. Favorire le capacità attentive e di concentrazione attraverso l'utilizzo del materiale di
laboratorio.
I ragazzi che frequentano la scuola utilizzano questo momento per svolgere i compiti scolastici e per studiare, gli altri per acquisire e/o consolidare determinati apprendimenti e per trovare un canale di espressione della propria creatività e delle proprie emozioni.
Inoltre, per tutti gli utenti che non frequentano la scuola o che, pur frequentandola, hanno un orario ridotto, sono stati predisposti al mattino dei laboratori manuali.
In particolare s'intende dare ai ragazzi l'opportunità di vivere tale periodo in modo armonico ed equilibrato, nel rispetto delle loro esigenze e necessità.
Durante le ore dedicate allo svolgimento dei laboratori manuali previsti al mattino, saranno creati vari oggetti. La lavorazione artigianale permette di stimolare la fantasia e la creatività oltre a favorire le capacità produttive e affinarne le abilità manuali. L'osservazione e l'esibizione del prodotto finito permettono poi di rinforzare tali abilità e aumentare l'autostima degli utenti.
Le attività scelte, infatti, mirano alla socializzazione, intesa come capacità di interagire e rapportarsi agli altri, all'autonomia, intesa come capacità di autogestirsi e di saper agire nel rispetto delle regole del vivere sociale e alla capacità riflessiva intesa come capacità di saper gestire le situazioni e fare scelte funzionali ai bisogni individuali e di gruppo.
La manipolazione inoltre, nella misura in cui facilita la conoscenza (attraverso la stimolazione tattile), favorisce anche un processo di riabilitazione psichica, cosa particolarmente utile per gli utenti più invalidati dal punto di vista psichico.
-Arterapia
L'arterapia e l'utilizzo di metodologie artistico – espressive è applicabile a tutte le età, comprendendo una fascia che si estende dall'infanzia all'individuo adulto. La possibilità dell'utilizzo di tali tecniche ne permette le applicazioni in contesti diversificati, da quello individuale a coppie genitori e figli, a quello scolastico e comunitario, dalla prevenzione alla cura, fino a giungere a lavorare a livelli sempre più profondi grazie all'ausilio dell'arte come mediatore.
Il medium artistico, qualunque esso sia, favorisce la nascita e l'instaurarsi del rapporto tra
paziente e terapeuta, relazione che risulta il mezzo più efficace di ritorno al benessere in qualsiasi terapia.
Lo scopo dell'arterapia è di riabilitare la linea trasmissiva tra il sentire e il provare, permettendo di elaborare nel modo più autentico quello che si sente, ovvero di saper modulare immagini interne ed esterne, riscoprendo il colore e le sfumature dei linguaggi non verbali.
-Pet terapia
Il termine Pet-Therapy, con cui solitamente si identifica l'utilizzo della relazione con animali da compagnia a fini terapeutici, è in realtà non esatto, in quanto traducendo letteralmente pet-therapy significherebbe "terapia dell' animale o allanimale", cosa che ovviamente non è, quindi in ambito scientifico si preferisce adottare terminologie differenti e più specifiche per delineare questo tipo di attività:
· A.A.A. (Animal Assisted Activities).
· T.A.A. (Animal Assisted Therapy).
I casi di applicazione della didattica e dell'assistenza con animali hanno avuto in questi anni un repertorio molto esteso di situazioni con risultati estremamente confortevoli, come dimostra la letteratura scientifica. Alcune ricerche scientifiche hanno individuato interessanti risultati positivi ottenuti da interventi di pet-therapy rivolti a pazienti con disabilità e minori in difficoltà. In particolare hanno riscontrato una diminuzione dell'apatia (Motomura, Yagi & Ohyama, 2004), insorgenza di comportamenti pro-sociali (Mallon, 1994), maggiore stabilità psicologica, maggiori capacità di interazione sociale, aumento della autostima, riduzione dell' assenteismo, diminuzione delle sospensioni e dei richiami disciplinari (Bergin, 2003), contributo al recupero delle abilità personali, di autonomia e socio-relazionali, aumento dei livelli di attenzione e di partecipazione alle attività scolastiche (Di Michele & Bascelli, 2007), aumento dell' attenzione e della motivazione, stimolazione delle capacità di cooperazione, di condivisione e di empatia, aumento del senso di responsabilità (Di Michele & Bascelli & Melchiorre, 2007).
Uno degli obiettivi socio-motivazionali della pet-therapy è ad esempio la stimolazione dell' empatia nei soggetti (la capacità di identificarsi con l' altro). Gli animali sono come appaiono; gli uomini non sono così diretti, si può insegnare all'utente a leggere il linguaggio del corpo dell' animale e la comprensione di quello che un animale prova è più semplice che la determinazione di quello che prova una persona in quanto l'animale è spontaneo e vive al momento. Successivamente la sua capacità di entrare in empatia con gli animali viene trasferita alle sue esperienze con gli altri esseri umani. Infine acquisire le capacità di curare gli altri esseri viventi conduce alla comprensione del proprio bisogno di essere accudito.
Obiettivi
Nel progetto iniziale sono state definite le seguenti aree di possibile intervento, modificabili in base al tipo di problematiche manifestato dai singoli soggetti:
· Incremento dell' auto-controllo e gestione delle emozioni
· Stimolazione delle capacitàpro-sociali
· Incremento dell' autostima
· Incremento della capacitàattentiva
· Miglioramento dell' espressione verbale
· Incremento della capacitàdi costruire relazioni con gli altri.
-Musico terapia
II corso di musicoterapia è rivolto a tutti coloro che vogliono fare un'esperienza formativa di relazione e contatto utilizzando la musica attraverso le attività di ascolto, improvvisazione, riproduzione e composizione. Gli incontri sono di gruppo con un massimo di cinque partecipanti per gruppo. L'obiettivo che si intende raggiungere è: costruire un "assaggio" dell'esperienza emotivo-musicale maturata e condividerla con persone gradite. Suonare, cantare in un gruppo significa essere presenti, sapersi ascoltare, accettare sia i diversi contributi, sia gli eventuali limiti percepiti in sé stessi e negli altri. In questo contesto di apertura, l'unicità dell'altro è presentata non come motivo di discriminazione, ma come possibilità creativa e risorsa del gruppo. Ogni partecipante al progetto si attiva valorizzando le proprie potenzialità, definendosi attraverso le modalità musicali e le tecniche espressive che preferisce. In quest'ottica, sarebbe limitante intendere il tutto come una prestazione, ma il fenomeno sonoro che ne consegue va considerato un'esperienza emotiva significativa e formativa per tutti coloro che vi partecipano o collaborano
-Danza TERAPIA
Il progetto "La DANZA TERAPEUTICA: dare forma e movimento al proprio sentire" è nato proponendo di soddisfare i seguenti obiettivi:
OBIETTIVI GENERALI
· Svolgere un programma di attività motoria incentrato sulla disciplina della danza caraibica;
· Creare un ambiente favorevole dove sia possibile dare forma corporea a contenuti emotivi, elaborare modi espressivi e forme simboliche rappresentative dei vissuti;
· Integrare aspetti del corpo e del movimento con elementi ritmici e musicali, al fine di promuovere una integrazione tra emozioni, corpo, movimento e ritmo per una espressione piùpiena e fluida di se stessi;
· Condurre la persona alla conoscenza delle proprie potenzialità, per una miglior gestione della propria vita, emotiva e fisica.
OBIETTIVI SPECIFICI
· Sostenere lo sviluppo e l'esercizio di funzioni motorie;
· Incoraggiare la conoscenza delle diverse potenzialità di espressione e movimento del proprio corpo;
· Favorire l'unità psicomotoria e la simbolizzazione corporea attraverso la creazione di momenti di spazio-gioco;
· Incrementare lo sviluppo di una maturitàaffettiva e psicosociale, lo sviluppo del potenziale creativo e la qualità della vita della persona.
-Educazione fisica
Non sono recenti le affermazioni che ritengono l'attività fisica fondamentale anello di congiunzione con lo stato di benessere e di salute, ma solo in tempi più recenti si è potuto rilevare con maggior precisione l'efficacia dell'esercizio e quindi i deficit derivati dalla mancanza di esso. Paramorfismi strutturali, ipocinesia ambientale, ipercolesterolemia e obesità, difficoltà di relazionarsi, turbe psichiche, percezione errata del proprio corpo e relativa accettazione di esso... sono solo alcuni dei punti cardine che si rischia di compromettere estromettendo l'attività fisica dalla quotidianità.
Educazione psico-motoria negli utenti con disabilità psichica
Se si considerà importante l'attività motoria nel giovane sano, deve considerarsi altresì essenziale nel ragazzo con insufficienza mentale, Il campo di intervento, può ritenersi ampio, e pertanto è possibile migliorare quelle insufficienze motorie spesso associate al disturbo mentale, in tal caso si opererà nel ripristinare gli equilibri, la postura, gli schemi motori di base e i movimenti più complessi oltre che operare nell'ambito della personalità e correggere o limare, ove possibile, le alterazioni sensoriali, alterazioni psicomotorie, alterazioni nella comunicazione interpersonale, alterazioni dell'umore.
-Ippoterapia
L'attività di "Ippoterapia" viene svolta presso la Cooperativa "Nuova Pegaso" la cui sede è a Pianella (Pe), unico centro in Abruzzo legalmente riconosciuto dall'associazione Nazionale di Riabilitazione Equestre (A.N.I.R.E.) con sede a Milano, di cui è Delegato della Regione Abruzzo, e si avvale di un equipe terapeutica multidisciplinare specializzata nel settore (Medico, Tecnico della Riabilitazione equestre, Fisioterapisti, Educatori, Psicologi ed assistenti)
La Terapia per mezzo del cavallo è un metodo terapeutico globale, in cui attraverso la pratica di un'attività ludico – sportvo avente come mezzo il cavallo, l'individuo viene attivato nel suo intero complesso motorio, psichico, intellettivo e sociale.
Rispetto ad altre metodiche terapeutiche, con la "Terapia per mezzo del cavallo" viene a porsi in primo piano la partecipazione attiva del paziente al suo processo riabilitativo, partecipazione che è strettamente collegata alla motivazione e questo grazie al rapporto di fiducia, di amore e di rispetto reciproco che si crea con il cavallo. Mediante tale relazione affettiva il disabile si sente finalmente protagonista, visto che poi è chiamato in prima persona ad accudire e a curare l'animale.
I ragazzi svolgeranno le attivitànella seguente modalità:
- Attività di Riabilitazione Equestre rapporto individuale;
- Arte-terapia presso gli spazi della cooperativa con la presenza di n°2 Operatori(Psicologo e Dott.ssa in Scienze storico-artistiche della ns equipe) e n°2 operatori referenti della Comunità.
Gli obiettivi di lavoro saranno identici per entrambe le attività, nell'ottica della continuità terapeutica.
Per quanto riguarda la Riabilitazione Equestre le attività saranno:
AVVICINAMENTO AL CAVALLO
L'avvicinamento al cavallo è un momento molto delicato e perciò deve essere guidato e mediato con molta attenzione e con la consapevolezza che questo animale scatena nelle persone sensazioni duplici e contrastanti: da una parte di attrazione, di protezione, di piacevole contatto perché è morbido e caldo, dall'altra parte di paura, timore e ansia per la sua mole e imponenza.
" LAVORO a TERRA"
Il lavoro a terra mira a sviluppare e ad arricchire l'esperienza affettiva attraverso il rapporto con l'animale. Tale attività consiste nella cura e nella pulizia del cavallo, nella manutenzione dei finimenti e delle selle, nel riordino delle scuderie.
Sul CAVALLO
Il lavoro in sella è il completamento delle precedenti attività.
I ragazzi impareranno le nozioni base dell'equitazione, comunque le proposte, gli esercizi e i giochi saranno finalizzati al programma terapeutico e riabilitativo individualizzato.
-Teatro terapia
Molte attività creative e artistiche consentono di sperimentare aspetti di sé stessi altrimenti difficilmente conoscibili e vivibili. Una delle cosiddette forme di "arteterapia" applicabile in molteplici contesti è la teatroterapia, che utilizza le potenzialità del "gioco delle parti" per sostenere interventi di prevenzione del benessere, di educazione, di integrazione e di cambiamento.
Innanzitutto, l'interpretazione di un ruolo in scena può consentire di esperire delle parti di sé non quotidiane che ci si rifiuta di conoscere in prima persona, ma che possono essere vissute attraverso la dimensione sicura del "personaggio" che consente di sospendere temporaneamente le conseguenze delle proprie azioni pur consentendo di ascoltare i vissuti che il "rappresentare" può generare. Il teatro diviene, in tal modo, un gioco di ruoli e di
sensazioni che, attraverso l'interpretazione di storie reali o fittizie, consente di esplorarsi.
L'approccio teatro-terapeutico consente inoltre di agire ciò che non si può esprimere a parole o che non sarebbe ugualmente liberatorio raccontare, coinvolgendo eventi vissuti nel passato che possono essere simbolicamente ripercorsi e trasformati attraverso l'improvvisazione che rende possibile riscrivere e trasformare una sceneggiatura, cambiando dettagli comportamentali e sfumature emozionali anche più volte.
Infine l'attività di teatro rappresenta un valido strumento per sollecitare la curiosità dei partecipanti, offrendo loro una nuova forma di aggregazione in uno spazio protetto dove la relazione interpersonale si sviluppa attraverso canali stimolanti e creativi.
Per i soggetti affetti da disturbo autistico è previsto l'utilizzazione del 'metodo' TEACCH che fra l'altro prevede:
Organizzazione fisica: lo spazio fisico è organizzato in modo tale che il ragazzo autistico possa associare un determinato luogo ad una determinata attività, area gioco, area lavoro, area abilità cognitive.
Schemi visivi: gli schemi visivi servono per aiutare i soggetti autisti ad organizzare la realtà secondo il loro peculiare modo di orientarsi in essa.
Sistema di lavoro: cioè un'organizzazione standardizzata del lavoro da svolgere, che permetta agli utenti di sfruttare al meglio.
3 DESTINATARI
Il Centro Diurno accoglie persone che, affette da disagio/disturbo mentale di varia natura, manifestano delle difficoltà nello stabilire proficue relazioni interpersonali e sociali. L'ospite all'interno del Centro Diurno trascorre una parte della giornata seguendo un programma di cura diversificato. Il Centro ha funzioni terapeutiche e riabilitative: è il luogo dove si attuano programmi riabilitativi, occupazionali e di animazione. Le attività e le iniziative svolte all'interno della struttura sono finalizzate alla risocializzazione e alla riappropriazione dell'autonomia. L'istituzione del Centro Diurno testimonia che l'attenzione è rivolta non alla malattia, ma alla persona. Gli operatori, infatti, tengono conto della storia personale di chi è affetto da disturbo mentale, delle sue particolari esigenze, dei suoi bisogni, delle diverse
situazioni, ma soprattutto delle sue convinzioni, della sua espressione, delle sue carenze e potenzialità per sanare le prime e valorizzare le seconde.
Poiché nel Centro si prevedono funzioni diverse, eventualmente gestibili in spazi separati, esso è concepito anche come prima fase di un programma di riabilitazione e di reinserimento sociale per giovani a rischio di cronicizzazione, come complemento alle psicoterapie o alla psicofarmacologia.
Nell'ottica di una gestione delle attività in modo separato, la Comunità prevede una distinzione degli spazi del Diurno per i ragazzi e le ragazze – in linea con l'organizzazione generale della Comunità stessa – allo scopo di evitare situazioni di iperstimolazione degli utenti (caratterizzati da capacità cognitive differenti), difficilmente gestibili al di fuori del rapporto di uno a uno (es. contesto scolastico).
Si ipotizza, nel futuro, la creazione di spazi misti che abbiano tuttavia una maggiore strutturazione ed una finalità di tipo educativo. Tali spazi saranno stabiliti periodicamente, previo accordo in sede di Staff, laddove le condizioni cliniche degli utenti lo consentano.
4 Lavoro di équipe:
Per assicurare che i pazienti ricevano gli interventi di cui hanno bisogno, è necessario che un numero sempre crescente di professionisti e di agenzie lavorino congiuntamente. Il lavoro d'équipe è favorire la comprensione da parte di tutti gli operatori del progetto globale- preventivo- terapeutico riabilitativo-risocializzante. L'equipe sviluppa progetti individuali di trattamento specifici per i bisogni di ogni paziente. Utilizzando la medesima equipe sia per interventi terapeutici che riabilitativi è possibile occuparsi in maniera efficiente della complessa interazione tra sintomo e funzionamento psicosociale per l'intera durata del progetto.
Riunioni quindicinali dell'équipe degli operatori assicurano la costruzione e la verifica di una comune linea d'intervento; si rilevano i bisogni e si tenta di capirli, si formulano i programmi di risposta.
Si discutono inoltre i permessi, i provvedimenti, le ammissioni, le dimissioni ecc. Viene concordata la linea operativa da adottare nel diurno in sintonia con le comunità.
La funzione dell'équipe terapeutica, in particolare, sarà volta alla lettura delle dinamiche di gruppo, all'assistenza ininterrotta verso gli utenti della Comunità, con particolare riguardo alle dinamiche derivanti dai rapporti con il mondo lasciato all'esterno, riferite ai progetti futuri e ai vissuti di ciascuno.
La riunione si svolge alla presenza di supervisori, consulenti o conduttori esterni alle dinamiche dell'équipe. In alcune sedi è prevista una costante consulenza psichiatrica.
Organizzazione Equipe Diurno
· Incontri: La riunione avrà cadenza quindicinale .
· Ordine del Giorno: Sarà impostato dai partecipanti a seconda delle competenze e pubblicizzato almeno 2 giorni prima della riunione d'equipe. I punti da discutere dovranno essere inviati via fax all' Ufficio Assistenti Sociali del Diurno che li pubblicizzerà.
· Assenze: In caso di assenza di un partecipante, la stessa deve essere comunicata all'uff. personale come da contratto (tre giorni prima).
Problematiche urgenti
· In caso di problematiche urgenti, inerenti gli utenti, si possono contattare telefonicamente gli uffici Assistenti sociali e prendere un appuntamento con il referente terapeutico oppure con il referente medico della comunità ( partecipante all'Equipe del Diurno).
· In caso di problemi organizzativi urgenti Contattare telefonicamente gli uffici Assistenti Sociali per avere un appuntamento con il coordinatore oppure con il pedagogista della comunità.
5 FIGURE OPERATIVE
All'interno della struttura il lavoro è organizzato per obiettivi e gestito da un'équipe multiprofessionale che comprende diverse professionalità qualificate che lavorano secondo un approccio globale e integrato.
Nello specifico le figure operative sono le seguenti:
N° 1 Professionista terapeutico esterno per ogni di laboratorio .
Si definisce CONSULENTE TERAPEUTA di laboratorio una precisa figura professionale formata per utilizzare una metodiche espressiva e relazionale.
Il Professionista terapeutico esterno svolge la sua attività in ambito socio-educativo e
sanitario e possiede i seguenti requisiti:
a) conoscenza dei fondamenti teorici e pratica costante di metodologie delle metodiche terapeutiche;
b) conoscenza e pratica costante di diverse tecniche espressive e di relazione.
c) conoscenza delle principali implicazioni psicologiche (affettivo-cognitive) riguardo la dimensione espressive e l'uso delle diverse modalità;
d) conoscenza delle principali teorie dello sviluppo dell'individuo con particolare riferimento all'evolversi della capacità creativa e dell'espressione artistica e motoria del soggetto;
e) conoscenza dei fondamenti della psicopatologia con particolare riferimento alla sua espressione in ambito artistico o nelle relazioni;
f) avere una formazione in grado di permettergli di individuare tra i suoi utenti, anche in caso di utenza non esplicitamente patologica, i soggetti a rischio psicopatologico.
g) avere un'adeguata formazione psicologica che lo renda capace di sostenere una relazione con un utente disagiato;
h) conoscenza di un adeguato insieme di metodiche terapeutiche che gli consenta di elaborare progetti operativi in relazione al tipo d'utenza, allo spazio operativo in cui
opera, o nell'ambito di progetti integrati d'intervento che prevedano anche il contributo d'altre figure professionali.
· N° un Coordinatore
Svolge il ruolo di "rappresentante ufficiale" dell'equipe di lavoro, ha il compito di gestire la struttura offrendo agli educatori la possibilità di operare nel miglior modo possibile, distribuendo il lavoro in relazione alle energie disponbili. E' compito del Coordinatore lavorare in sinergia con le comunità della LILIUM
· N° un Consulente Psicologo/Psicoterapeuta
Si occupa del coordinamento del lavoro con l'équipe curante della comunità e delle psicoterapeute. La consulente psicologa referente esegue, con l'equipe del DIURNO , incontri di verifica dei progetti riabilitativi prima, durante e dopo l'inserimento al C.D.
· N° un Consulente Psichiatra
Oltre alla supervisione dell'équipe di lavoro del C.D., si occupa di informare sull'attività clinica psichiatrica attraverso schede personale, prescrizioni terapeutiche. Si occupa, inoltre, dell'attività medica globale con il monitoraggio delle condizioni mediche generali, il controllo degli effetti farmacologici, prescrizione (consigliata al medico di base) degli esami ematochimici e delle visite specialistiche necessarie. Effettua anche verifiche con l'equipe del C.D.
· Educatori della comunità
La professionalità degli educatori si esplica attraverso una doppia valenza: una di responsabilità riguardo alla gestione del vissuto dagli ospiti durante l'esperienza del diurno e l'altra di osservazione e riporto dei fatti che accadono durante le attività . La peculiarità del ruolo degli educatori èpartecipare alla redazione, in collaborazione con l'equipe della comunità di appartenenza,al progetto riabilitativo individuale. Ogni educatore, inoltre, vive all'interno della struttura la relazione con ciascuno dei pz., conoscendone le vicissitudini grazie alla condivisione dei casi durante le riunioni d'équipe.
6 ORGANIZZAZIONE dell'inserimento
Modalità di inserimento degli utenti presso i laboratori del Diurno
La decisione di inserire un' utente all'interno di un laboratorio , viene presa all'interno dello Staff della comunità.
Lo Staff a sua volta presenterà il caso clinico all'Equipe del Diurno producendo una scheda di presentazione del caso e in particolare riportando nella stessa le caratteristiche di comportamento del ragazzo/a.
Lo staff inoltre terrà conto anche del numero massimo di partecipanti che un laboratorio può gestire in quel momento.
Modalità di esclusione degli utenti dai laboratori
Il terapista che ritiene opportuno escludere un utente dal proprio laboratorio,( anche per un breve periodo) deve: fornire motivazioni documentate e stilare una relazione scritta .
La stessa modalità esplicativa deve essere applicata dallo Staff della comunità nel caso decidesse di escludere un ragazzo da un laboratorio.
IMPORTANTE:
Bisognerà evitare in tutti i modi l'esclusione di un utente da una attività di laboratorio in quanto, l'allontanamento dal gruppo , non gioverà al suo progetto e al raggiungimento degli obiettivi .
Si richiede quindi da parte di tutti i professionisti, un'attenta valutazione.
da parte dello Staff comunitario per l'inserimento dell'utente ai laboratori.
Da parte dei terapisti e dell'equipe del Diurno nell'accettazione del ragazzo all'interno di un gruppo di laboratorio.
7 Gestione delle Urgenze
Gestione dei momenti di crisi e di comportamenti anomali
Durante le attività di laboratorio potrebbe accadere che un ragazzo abbia comportamenti non consoni al contesto ( Rifiuto- Momenti di agitazione – Pianto- aggressività auto e etero diretta ) .
In questi casi il ragazzo deve essere immediatamente allontanato dal gruppo e dall'attività e riaccompagnato in comunità, con l'aiuto del personale addetto alla struttura ( Educatori e Infermieri) evitando , per quanto possibile scompiglio e spavento al resto del gruppo .
IMPORTANTE:
Evitare comunque che ciò possa accadere prevenendo tali comportamenti e tenere in giusta considerazione la professionalità e la conoscenza dell'utente, da parte del personale della struttura, presente all'attività.
8 CARATTERISTICHE STRUTTURALI " DIURNO " COOP. LILIUM
La Coop. LILIUM ha intrapreso un'attività di " Diurno " all'interno della propria struttura. Tale attività si svolge avvalendosi di collaboratori esterni, in spazi allestiti e riservati allo scopo, in maniera tale da consentire al meglio lo svolgimento della stessa. Di seguito sono riportate tutte le attività e gli spazi loro riservati :
· Arte Terapy
· Pet Terapy
· Musicoterapia
· Danza
· Teatro
· Piscina
· Palestra
· Laboratori
Per ogni attività è stato riservato un ambiente ben definito nel quale è possibile svolgere al meglio l'attività programmata. I luoghi destinati a queste attività sono:
· Teatro situato al piano terra della struttura è una sala composta da un palco di 80 mq più un parterre di 95 mq, divisi da una ringhiera ed un sipario in modo tale da poter svolgere più attività in contemporaneamente. Il teatro è dotato di Servizi Igienici, impianto di climatizzazione caldo/freddo, impianto audio, video, telefonia, impianto di rete.
In questa sala vengono svolte le attività di Arte Terapy e Pet Terapy quando il tempo non consente lo svolgimento all'aperto.
· Palestra situata al piano terra è una sala di 95 mq dotata di Servizi Igienici, impianto per il rinnovamento dell'aria, telefonia. In questo spazio vengono svolte le attività di Palestra, Danza e Teatro.
· Sala Musica situata in un piano mezzanino, ha una superficie di 30 mq. Qui si svolge la Musico Terapia.
· Sala Teach situata al piano terra della struttura, ha una superficie di 20 mq, climatizzata con impianto di rete e telefonico, destinata alla riabilitazione di una particolare utenza della Comunità.
· Cortile all'aperto in prato sintetico, per una superficie di circa 80 mq completamente recintato, dotato di gazebo e tavoli in cui si svolge l'attività di Pet Terapy quando le condizioni climatiche lo permettono.
9 Valutazione andamento terapeutico
Introduzione generale
Le attività precedentemente esaminate che si svolgono all'interno del Centro Diurno, vengono valutate da ogni Professionista Esterno che conduce l'attività.
Attraverso un'attenta valutazione si cerca di coinvolgere il singolo nel gruppo, all'autosservazione, all'autoascolto, alla riflessione e all'automonitoraggio della propria attività.
La valutazione intesa nel suo complesso di misurazione è indispensabile per:
· conoscere in ogni momento la posizione dell'utente nei confronti degli obiettivi da raggiungere;
· adeguare le attività alle esigenze dei singoli utenti;
· trovare il miglior metodo per rispondere adeguatamente alle richieste implicite degli utenti.
I principi generali della valutazione sono:
· Conoscenza della storia personale dell'utente (schede di presentazione) e della struttura ove egli è ospite;
· Prima raccolta (osservazione) delle abilità degli utenti attraverso una metodologia specifica per i rispettivi Professionisti;
· Definizione degli obiettivi educativi e psicologici;
· Progettazione e sviluppo d'interventi volti al perseguimento degli obiettivi dichiarati;
· Analisi, valutazione intermedia, formativa, psicologico ed emotivo e relativo monitoraggio dell'attività del laboratorio.
· Verifica, misurazione e valutazione finale.
Per avere un riscotro sull'andamento e sulla partecipazione di ogni singolo utente alle varie attività proposte, nel tempo, si richiede una relazione al termine della valutazione iniziale, intermedia e finale.
- LABORATORIO COGNITIVE MANUALE
Valutazione delle attività di laboratorio
La valutazione delle attività di laboratorio, siano esse cognitive che manuali, viene effettuata tenendo in considerazione il comportamento e la motivazione all'apprendimento, con particolare riguardo a:
· Situazione in ingresso tramite prove oggettive ai fini della programmazione;
· Programmazione degli interventi educativi e didattici;
· Programmazione di interventi individualizzati con proposte di attività e modalità alternative e percorsi guidati di apprendimento;
· Verifiche in itinere;
· Valutazione della situazione in uscita.
Per valutare nel modo più oggettivo possibile i livelli di apprendimento di ogni singolo utente durante lo svolghimento delle attività proposte all'interno dei laboratori cognitivi e manuali, vengono utilizzati i seguenti Test Pedagogici:
· Test Q1Vata – Batteria di valutazione delle abilità trasversali all'apprendimento
· Test TCR – Concetti di relazione spaziale e temporale;
· Test DDO – Diagnosi dei disturbi ortografici in età evolutiva;
· Test AMOS – Abilità e motivazione allo studio.
-Arterapia
· test di Luscher
· test del cerchio familiare
· valutazione in itinere dei singoli partecipanti attraverso l'evoluzione del prodotto come mediatore relazionale-emotivo e i suoi aspetti specifici (uso del colore, forma,contenuto,ecc...) e del contesto laboratoriale.
I test vengono somministrati all'inizio e alla fine delle fasi del laboratorio ed eventualmente in itinere , qualora si ritenesse opportuno od integrati con altro materiale specifico.
Si prevede una relazione a fine progetto e comunque da concordare con la struttura.
Il materiale prodotto sarà fotografato a ogni incontro, saranno eseguite foto del laboratorio in itinere avendo cura di non fotografare il viso degli utenti, in modo da renderli non riconoscibili.
Eccezione fatta per il laboratorio sull'autoritratto che comunque non sarà divulgato ma utilizzato all'interno del laboratorio.
Il tutto al fine di costruire una memoria aggiuntiva dei processi che si attueranno ed elaboreranno.
-Pet terapia
Vengono utilizzate delle griglie di osservazione che saranno compilate dopo ogni attività di pet-therapy per ogni singolo utente, attraverso la visione dei filmati registrati. Ogni scheda-utente prevede un'osservazione longitudinale per tutto il periodo del progetto, in modo da valutare i pattern comportamentali relativi alle interazioni con i pet, con gli operatori e la partecipazione attiva di ogni soggetto. Il punteggio è su Scala Likert (1: per niente; 2: poco; 3: abbastanza; 4: molto).
Le griglie sono state elaborate dall'equipe della Diapason in collaborazione con la prof.ssa
Bascelli della Facoltà di Psicologia di Chieti.
Sono previste inoltre osservazioni libere attraverso l'elaborazione di un resoconto narrativo, per aggiungere ulteriori dati qualitativi al monitoraggio.
Ogni 3 mesi, le schede verranno analizzate ed i risultati trasmessi alla Coop. Lilium per ogni singolo utente.
Ogni 6 mesi verrà elaborata una relazione per ogni singolo soggetto.
-Musico terapia
-Danza terapia
A tal riguardo sono state proposte tre fasi valutative, iniziale, intermedia e finale per verificare eventuali cambiamenti nel tempo relativi a:
· capacità fisiche-motorie,
· grado di benessere psicologico-emotivo;
· grado di autoefficacia fisica.
In riferimento alla valutazione inerente le capacità fisiche e motorie delle pazienti sono stati proposti degli esercizi sulla disciplina della danza mirati a rilevare i livelli di:
· Mobilità muscolare;
· Equilibrio;
· Coordinazione;
· Resistenza.
In riferimento alla valutazione del grado di benessere psicologico-emotivo registrato delle pazienti è stata effettuata la somministrazione del questionario:
• Psychological General Well Being Index (Grossi, Mosconi, Groth, Niero e Apolone): permette di fornire un indice che misura l'auto-rappresentazione dello stato di benessere o disagio legato alla sfera emozionale e affettiva su sei dimensioni: ansia, depressione, positività e benessere, autocontrollo, stato di salute generale e vitalità.
Infine, in relazione alla valutazione del grado di Autoefficacia Fisica è stato somministrato il questionario:
• Scala di Auto-Efficacia Fisica (Ryckman): misura la percezione di auto-efficacia nell'eseguire determinate azioni e raggiungere determinati obiettivi
-Educazione fisica
-Ippoterapia
Valutazione Ippoterapia
La Terapia per mezzo del cavallo è un metodo terapeutico globale, in cui attraverso la pratica di un'attività ludico – sportvo avente come mezzo il cavallo, l'individuo viene attivato nel suo intero complesso motorio, psichico, intekllettivo e sociale.
Rispetto ad altre metodiche terapeutiche, con la "Terapia per mezzo del cavallo" viene a porsi in primo piano la partecipazione attiva del paziente al suo processo riabilitativo, partecipazione che è strettamente collegata alla motivazione e questo grazie al rapporto di fiducia, di amore e di rispetto reciproco che si crea con il cavallo. Mediante tale relazione affettiva il disabile si sente finalmente protagonista, visto che poi è chiamato in prima persona ad accudire e a curare l'animale.
I professionisti dell'Ippoterapia effettueranno le loro valutazioni nelle seguenti Aree:
· Area cognitiva e metagognitiva
· Area dimensione operativa
· Area comunicazione e linguaggio
· Area affettiva relazionale
· Area autonomia personale e sociale
La Terapia per mezzo del cavallo è un metodo terapeutico globale, in cui attraverso la pratica di un'attività ludico – sportvo avente come mezzo il cavallo, l'individuo viene attivato nel suo intero complesso motorio, psichico, intekllettivo e sociale.
Rispetto ad altre metodiche terapeutiche, con la "Terapia per mezzo del cavallo" viene a porsi in primo piano la partecipazione attiva del paziente al suo processo riabilitativo, partecipazione che è strettamente collegata alla motivazione e questo grazie al rapporto di fiducia, di amore e di rispetto reciproco che si crea con il cavallo. Mediante tale relazione affettiva il disabile si sente finalmente protagonista, visto che poi è chiamato in prima persona ad accudire e a curare l'animale.
-Teatro terapia
Il raggiungimento degli obiettivi prefissati sarà verificato attraverso prove miranti a valutare i livelli di:
- Creatività;
- Espressivo – emotive;
- Improvvisazione.
Inoltre verranno analizzate le relazioni interpersonali tra i componenti dl gruppo in modo da evidenziare la qualità e la tipologia di tali relazioni. Per tale valutazione verrà somministrato il Sociogramma di Moreno. Il questionario mette in luce le attenzioni e le repulsioni che ci sono tra i vari componenti di un gruppo attraverso quattro item che chiedono di esprimere la
propria opinione in termini di rifiuto, di scelta o di indifferenza nei confronti degli altri componenti.
Verrà infine rilevato il grado di autostima posseduto mediante la somministrazione della Rosenberg self-Esteen scale (1979 – traduzione e validazione italiana nel 1997 ad opera di Prezza, Trombaccia e armento). Lo strumento è composto da dieci item valutati su scala di giudizio a quattro punti che intende valutare la dimensione dell'autostima, un costrutto strettamente legato alla soddisfazione per il proprio modo di essere, per il modo in cui si fronteggiano le difficoltà, per le qualità che ci si riconosce, e al grado in cui si pensa a sé stessi in modo "positivo".
Cooperativa LILIUM Sociale a r.l. ONLUS