Un documento che viene richiesto è il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla, che diciamo subito, non è richiesto da coloro che provengono dall'Italia o in generale da aree non infette, ma è obbligatorio per tutte le persone di età superiore ai nove mesi che provengono dai paesi a rischio trasmissione febbre gialla.
Oltre alla febbre gialla in Thailandia persiste la malaria ma solo in alcune aree, specialmente nelle aree rurali, boschive e collinari, diffuse in tutto il paese. Anche le zone limitrofe alla Thailandia sono a rischio malaria. Nelle grandi città e mete turistiche più importanti come Bangkok, Pattaya, Samui, Chiangmai e Phuket , la malattia non è presente, quindi se andiamo in vacanza in Thailandia e dobbiamo visitare solo le grandi città appena indicate non abbiamo bisogno di vaccinarci.
Oltre alla febbre gialla e alla malaria, ci sono malattie infettive molto diffuse per cui è necessaria la vaccinazione; una di queste è la febbre dengue , è molto presente in questo territorio, cosi come nella maggior parte del sud-est asiatico.
Per la febbre dengue non esiste un vaccino; i sintomi che la caratterizzano sono: febbre, nausea, brividi, forti dolori alle ossa,vomito e spossatezza, quindi è molto consigliato proteggersi dalle zanzare con spray e repellenti appositi ed evitare zone con acqua stagnante ecc.
Durante la permanenza in Thailandia, quindi, il viaggiatore dovrebbe evitare di consumare cibi o bere acqua di dubbia provenienza ed anche dissetarsi con frequenza in modo tale da prevenire i possibili problemi legati alla disidratazione.
Quindi è bene ricordare come se anche se le vaccinazioni non siano obbligatorie, prima di partire per tale destinazione è preferibile consultare il proprio medico curante sulla eventuale profilassi da adottare ed è inoltre consigliabile stipulare una polizza assicurativa sanitaria dato che le strutture sanitarie locali non sono gratuite e quelle private hanno dei costi piuttosto elevati.